L'acconto di sei mensilità sarà in favore di un numero massimo di 691 lavoratori sospesi dall'azienda nell'unità produttiva di Termini Imerese. Il trattamento decorre dal primo gennaio 2019 e sarà erogato fino al 30 giugno 2019
Blutec, Di Maio firma il decreto per le integrazioni salariali Orlando: «Grave che a tavolo vertenza manchino istituzioni»
Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Luigi Di Maio, ha firmato oggi il decreto che autorizza l’Inps all’erogazione dell’acconto di sei mensilità di integrazione salariale straordinaria in favore di un numero massimo di 691 lavoratori sospesi da Blutec nell’unità produttiva di Termini Imerese. Il trattamento decorre dal primo gennaio 2019 e sarà erogato fino al 30 giugno 2019. Questo è quanto si legge in una nota del ministero. Una firma accolta con moderato ottimismo anche dai sindacati.
«La firma del decreto – dice Michele De Palma, segretario nazionale della Fiom – arriva grazie alla mobilitazione dei lavoratori che chiedono di poter tornare al lavoro. La convocazione del tavolo al Mise per il 9 aprile è un passaggio fondamentale, tanto che arriveranno a Roma un centinaio di lavoratori. Nel corso dell’incontro chiederemo informazioni e affronteremo una situazione proprietaria e industriale che mette ormai a rischio il lavoro per un migliaio di persone a Termini Imerese e circa duemila in Italia».
Notizia che tuttavia ha indispettito il sindaco metropolitano di Palermo, Leoluca Orlando, che denuncia il mancato invito delle istituzioni locali al tavolo della trattativa in cui si è affrontato il tema della vertenza. «La reputiamo una dimenticanza grave e un atto ostile nei confronti di un territorio che ha subito, a causa del disimpegno di Fiat, una grave crisi sociale ed economica – spiega Orlando – L’amministrazione comunale di Palermo è stata impegnata al fianco delle altre amministrazioni del territorio».
«Ora vogliamo sapere con chiarezza cosa sta succedendo a seguito delle iniziative giudiziarie e quali impegni il governo intende assumere affinché possa essere messa la parola fine ad una vicenda che rimane la più grande ferita aperta per un territorio che sull’industria aveva riposto fiducia e speranze per uscire da una condizione di deficit di sviluppo. Gli amministratori locali non possono subire gli effetti della crisi rimanendo spettatori di una vertenza che coinvolge il nostro territorio».
«Non vogliamo pensare che l’impegno del governo possa limitarsi ai soli ammortizzatori sociali piuttosto che a rilanciare l’area industriale di Termini Imerese che è fondamentale per tutto il comprensorio. Sono stati presi impegni ed adesso vanno mantenuti. Non e’ il momento degli incontri ristretti ma della partecipazione e della trasparenza. Sono questi i motivi che ci inducono, anche come amministrazione comunale, a chiedere di partecipare all’incontro e di potere dare il nostro contributo».