Bimba morta in ospedale, chiesto processo per madre L’accusa: avere ritardato cure della figlia di undici mesi

Il 3 gennaio 2015 all’ospedale di Sant’Agata Militello una bimba di appena undici mesi perse la vita dopo che a nulla erano serviti i tentativi disperati dei medici di salvarla. La bimba era arrivata al pronto soccorso in gravi condizioni a causa di una grave patologia cardiaca di cui soffriva dalla nascita e ne era stato deciso il trasferimento all’ospedale di Taormina, ma non ci fu il tempo perché morì per arresto cardiocircolatorio determinato da grave insufficienza respiratoria e polmonare. 

La triste vicenda è adesso finita davanti al giudice per l’udienza preliminare. Il gup Andrea La Spada ha fissato per il prossimo 14 marzo l’udienza al termine della quale deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata a carico della madre, una 34enne di Castell’Umberto. Il pubblico ministero Giorgia Orlando ha chiesto l’imputazione per omicidio colposo. Dopo il decesso della piccola, la direzione sanitaria dell’ospedale inviò la documentazione medica in procura chiedendo che fosse eseguita l’autopsia sul corpo della piccola. A questa richiesta si aggiunse anche quella del padre della piccola, un 37enne separato dall’ex moglie che chiese di accertare eventuali responsabilità in capo all’ex compagna.

Le indagini condotte dai carabinieri confluirono nel fascicolo della pm di Patti Giorgia Orlando, che ipotizza negligenza, imprudenza e imperizia da parte della madre. La donna avrebbe omesso di prestare le cure per impedire il progredire dell’infezione che si sarebbe manifestata tre o quattro giorni prima della morte, con l’insorgere della febbre delle difficoltà respiratorie. Secondo l’accusa, non avrebbe fatto tempestivo ricorso alle cure dei medici e, dopo averla condotta al pronto soccorso all’ospedale di Sant’Agata Militello, avrebbe ritardato a dare il proprio consenso per trasferire la piccola in un altro ospedale, come invece chiesto e disposto d’urgenza dai medici del pronto soccorso


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