Il presidente della Regione ha presentato ieri sera una nuova variante delle misure finanziarie che l'Ars dovrebbe tornare a discutere. Il presidente della commissione Bilancio si dice «schifato per questo comportamento scorretto». Il tutto quando manca circa un mese alla fine dell'esercizio provvisorio
Bilancio, Crocetta ci ripensa e presenta nuova bozza Ira di Vinciullo: «Inviata alla stampa ma non all’Ars»
Fondi per i Comuni, per la Protezione civile, per l’istituzione del nuovo ufficio stampa della Regione, per le vittime di estorsioni, per i teatri, per la promozione di vini o per il trasporto pubblico. Tra i rivoli della nuova finanziaria a cui ha lavorato negli scorsi giorni la giunta regionale c’è spazio per centinaia di provvedimenti.
Ma attenzione: secondo Crocetta non si tratta di una nuova manovra, ma di una riscrittura della precedente perché già avevano approvato sette articoli. «Introduciamo cose necessarie – spiega il presidente della Regione – come le misure di protezione dei lavoratori della formazione e degli sportellisti, il rispetto della normativa nazionale in materia di assunzioni e norme per la differenziata. Si tratta – sottolinea di misure che non si possono rinviare».
Insomma, se non una nuova finanziaria di certo uno stravolgimento considerevole di quanto già fatto. Una scelta che ha mandato su tutte le furie il presidente della commissione Bilancio, Vincenzo Vinciullo: «In commissione – dice il deputato a MeridioNews – non è ancora arrivato nulla. Apprendiamo le novità, come al solito, dai giornali, senza uno straccio di documento inviato all’Ars. Sono schifato per questo comportamento scorretto. Anche se la Commissione si è riunita una sola volta – sottolinea Vinciullo – abbiamo lavorato per verificare la regolarità di ogni singolo emendamento presentato. Se si stravolgesse l’assetto della finanziaria a cui finora si è lavorato, sarebbe tutto da rifare».
Il governatore è stato convocato in audizione il prossimo martedì in seconda commissione. «Mi auguro – conclude Vinciullo – che vorrà spiegare i motivi per cui intende operare modifiche che riguardano persino il Poc (Piano operativo complementare, nda)».
Intanto dalla nuova bozza che da Palazzo d’Orleans hanno inviato alle redazioni si legge che ai Comuni andranno 340 milioni di euro nel 2017, e poco più di 212 milioni di euro rispettivamente per il 2018 e il 2019; otto milioni di euro destinati a «interventi urgenti in materia di protezione civile». Ammonta a 350 mila euro per il 2017 la spesa prevista per il ripristino dell’ufficio stampa della regione, mentre a partire dal 2018 il capitolo di spesa diventerà di 650 mila euro.
La finanziaria regionale prevede anche la facoltà per l’Assessorato alle politiche sociali di concedere ai soggetti vittime di estorsioni prestiti nella fino a un massimo di 250mila euro «garantiti da fideiussione bancaria e/o assicurativa, da restituirsi in non più di dieci annualità». Centocinquantamila euro euro per ciascuna delle tre annualità sarà destinata al teatro Vincenzo Bellini di Catania per la manifestazione Bellini Teatro Festival. L’articolo relativo ai servizi di assistenza tecnica negli allevamenti mette a disposizione un milione e 400mila euro, stessa somma destinata alle attività di promozione dei vini nei Paesi terzi realizzate da aziende vitivinicole siciliane.
Previsti poi 80mila euro per il contrasto e la prevenzione della violenza di genere, 800mila euro per il trasporto anziani, 157 milioni di euro per il trasporto pubblico locale. Trecentomila euro per il fondo di garanzia del personale dipendente del settore della formazione professionale, 320mila euro per la vigilanza venatoria e 25mila euro per i provvedimenti in favore delle famiglie delle vittime del mare, 288mila euro per le farmacie rurali e 250mila euro per gli uffici del demanio marittimo. Poco meno di nove milioni e mezzo di euro per gli interventi per l’occupazione dei lavoratori utilizzati nei Cantieri di servizi già percettori del reddito minimo di inserimento.
Tutto da ridiscutere nelle commissioni di merito, per poi passare alla commissione Bilancio e approdare infine a Sala d’Ercole, quando ormai manca poco più di un mese alla scadenza dell’esercizio provvisorio.