Bilancio 2014, Crocetta sui rapporti con Roma: “Penalizzati da cambiamenti al Governo e da ipotesi elezioni”

L’AULA E’STATA SOSPESA INTORNO ALLE 2230. TORNERA’ A RIUNIRSI DOMANI

 

Solo poche frasi su quello che è il nodo principale del Bilancio 2014. Rosario Crocetta, nel suo intervento fiume a Sala d’Ercole, che si è concluso un po’ prima delle 22 di stasera,  si limita a sfiorare il tema degli accantonamenti tributari, senza neanche citarli: “Sull’interlocuzione con il Governo nazionale siamo stati penalizzati. Ricordiamo che noi ci siamo dovuti confrontare con due Governi che sono nati in questo periodo. E questo ci ha penalizzato come ci potrebbe penalizzare la prospettiva di elezioni politiche in concomitanza con le europee”. “Adesso- ha aggiunto-è importante fare in fretta anche per sottrarre la finanziaria da possibili ripercussioni della campagna elettorale delle europee”.

Che i siciliani siano stati penalizzati è chiaro. Quello che non è chiaro è il perché il Governo Crocetta non si sia battuto e non si batta, per ridimensionare quelle pretese statali che stanno togliendo alle già asfittiche casse regionali risorse per 1,5 miliardi di euro. Poteva sbattere i pugni sul tavolo del Governo Letta e su quello di prima,  non lo ha fatto. Pretese, quelle della Capitale, che oggi sono state al centro del dibattitto in Aula con numerosi interventi bipartisan, come vi abbiamo detto qui, che hanno criticato il Presidente della Regione per il suo atteggiamento passivo.

Per il resto difesa spada a tratta della sua manovra economica:

“La Finanziaria serve per mettere in ordine i conti della Regione, assicurando questo con le risorse che si hanno. Non si puo’ piu’ pensare alle Finanziarie del passato”.

“Ho sentito parlare qualcuno di una finanziaria di clientela, ditemi quale articolo di governo prova a fare clientele.  Abbiamo adottato anche delle misure contro i palazzinari abusivi”.  “Noi pretendiamo di essere giudicati sul 2013 sul bilancio consuntivo, abbiamo tagliato 2,4miliardi di euro”.

E ancora: “Tutti si lamentano perche’ chiunque vorrebbe di piu’ e chiunque pensa che la Finanziaria sia l’unico strumento per ottenere di piu’”.

E sui lavoratori forestali: “Non possiamo spendere 40 mln euro come compenso per le spese di viaggio per andare a lavorare. Nessun lavoratore in Europa viene pagato per lavorare. Loro devono avere il giusto riconoscimento e il giusto stipendio, non un solo posto di lavoro si deve toccare ma non possiamo concedere lo spreco”.

“Di cosa dovremmo vergognarci? Di aver recuperato i terreni sottratti alla Regione, di aver combattuto le truffe, di aver recuperato milioni di euro della Formazione”?

Un passaggio anche alle polemiche con l’assessore all’Energia, Nicolò Marino. Tema che era stato sollevato in Aula da Santi Formica che lo aveva accusato di non avere preso le difese del suo assessore nella polemica con Giuseppe Catanzaro, numero due di Confindustria in Sicilia e ‘signore’ incontrastato delle discariche:

“Vorrei ricordare all’onorevole Formica sono io a firmare le decisioni per fare le discariche pubbliche. Nel caso della polemica con Catanzaro, vorrei dirvi pure che Confindustria fu d’accordo col me quando ho chiesto il commissariamento delle discariche,  e non certo con Catanzaro. E di certo non si può rompere un dialogo con un’associazione solo perché un membro di quell’associazione sbaglia. Qualcuno pensa che il governo non debba discutere con gli industriali? Io non la penso così. Io discuto con i sindacati, con gli industriali, con gli artigiani”.

Discutere è una cosa. Cedere le chiavi di enti economici e di assessorati con corsie spudoratamente preferenziali, un’altra… Fino a prova contraria.

La seduta d’Aula è stata sospesa alle 22.30. Si torna a Sala d’Ercole domani mattina.

Bilancio 2014, dall’Ars controffensiva bipartisan contro lo ‘scippo’ romano     

 


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