Diffondere e promuovere la cultura del divertimento sano coinvolgendo i giovani delle scuole professionali e i gestori dei pubblici esercizi. È questo l'obiettivo del road show che lunedì 4 aprile farà tappa a Catania. «Buone pratiche contro abuso di alcol»
Bevi Responsabilmente, l’iniziativa di Fipe Confcommercio «Serve più consapevolezza sia dai giovani che dai gestori»
Diffondere e promuovere la cultura del divertimento sano e responsabile, coinvolgendo i giovani delle scuole professionali e i gestori dei pubblici esercizi. È l’obiettivo di Bevi Responsabilmente, il road show che toccherà le principali città italiane e che lunedì 4 aprile alle 15 farà tappa a Catania al Palazzo della Cultura (via Vittorio Emanuele II, 121). Un evento promosso dalla Fipe-Confcommercio e dall’Associazione nazionale magistrati, che – con la firma di un protocollo d’intesa il 30 settembre dello scorso anno – hanno avviato un percorso sinergico per una cultura della legalità.
Un patto tra pubblici esercizi e magistrati per accrescere la consapevolezza tra i ragazzi e i gestori sui temi dell’educazione al rispetto delle regole e delle buone pratiche per contrastare l’abuso di alcol. Con il coordinamento del Comune di Catania, alla presenza di autorità, istituzioni locali, operatori dei pubblici esercizi e giovani allievi, Fipe e Anam presenteranno un progetto che mira a creare un’alleanza tra associazioni, istituzioni e imprese, indispensabile per promuovere la consapevolezza nei clienti, in particolare i più giovani, ma anche nei gestori e nei dipendenti di bar e ristoranti coinvolti nell’attività di somministrazione.
Una buona risposta a comportamenti inadeguati, alla violazione delle regole e degli orari, ai consumi incontrollati e poco attenti alla qualità, all’eccessiva facilità di accesso all’alcol. Tutti comportamenti che vanno sotto il nome di mala movida. Un fenomeno ormai dilagante, che pone la necessità, sempre più impellente, di tenere alta l’attenzione, prima di tutto dei pubblici esercizi, perché si adoperino nella lotta all’abusivismo commerciale e nella diffusione di buone pratiche per limitare e prevenire gli eccessi dovuti al consumo smodato di alcol. Divertimento sì, ma sano e responsabile.