Dall'alba 136 autocompattatori carichi di immondizia sono rimasti bloccati nonostante l'autorizzazione al conferimento. E in vista delle festività natalizie il rischio di un'emergenza igienico sanitaria è forte. Nel pomeriggio incontro al Dipartimento Acque e Rifiuti. «Finora soluzioni tampone» dice Giuseppe Cangemi, assessore di Monreale
Bellolampo, rifiuti restano all’esterno della discarica Sindaci alla Regione: «Dovremo aumentare la Tari»
Dalle prime luci dell’alba 136 autocompattatori carichi di rifiuti sono rimasti bloccati dietro ai cancelli della discarica di Bellolampo. Da lunedì ai mezzi delle società di raccolta dei rifiuti che operano in circa cinquanta Comuni della provincia di Palermo non è stato permesso di scaricare all’interno dell’area di pre-trattamento della Ecoambiente. Nonostante l’autorizzazione al conferimento, gli autocompattatori hanno trovato i cancelli sbarrati. La complessa vicenda ha messo in difficoltà le amministrazioni comunali le quali, tramite una serie di ordinanze e provvedimenti d’urgenza, hanno cercato di arginare fin da subito la paventata emergenza.
Il Comune di Bagheria ha noleggiato alcuni autocompattatori. Il Comune di Corleone ha emesso un’ordinanza che invita la cittadinanza a non gettare i rifiuti nei punti di raccolta; lo stesso hanno fatto il comune di Altofonte e tanti altri piccoli paesi della provincia. «Nonostante il Comune di San Cipirello abbia una percentuale altissima di raccolta differenziata, gli ultimi dati parlano del 71 per cento, – ha affermato il primo cittadino di San Cipirello Vincenzo Geluso -, il problema, dopo qualche giorno di stop al conferimento in discarica fa comunque sentire i propri effetti, soprattutto nel periodo natalizio».
Nel pomeriggio di oggi si è svolta presso la sede del dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti dell’Assessorato regionale dell’Energia una riunione congiunta, alla presenza del dirigente generale Valastro, tra i vertici di Ecoambiente e molti sindaci dei Comuni della provincia. L’incontro ha dato i propri frutti anche se, come conferma la maggioranza dei sindaci presenti, la soluzione è solo un tampone al problema che è ben più complesso e articolato. In seguito all’incontro, il Dipartimento ha inviato una nota ai vertici di Rap che la autorizza ad accogliere l’abbancamento dei rifiuti dei Comuni che attualmente conferiscono a Bellolampo. Si tratta solo di una fase di transizione, fino a quando Ecoambiente non effettuerà lo spostamento dell’impianto mobile di stabilizzazione dei rifiuti in un’altra area che è già stata individuata. I rifiuti però, dopo questo breve lasso di tempo, non saranno più conferiti nella discarica palermitana in seguito al pre-trattamento da parte di Ecoambiente ma saranno trasportati a Misterbianco presso la discarica gestita da Oikos srl. Escluso al momento il conferimento presso la discarica di Mazzarà San’Andrea.
«Chiediamo un confronto con la parte politica al fine di trovare le soluzioni che consentano di uscire in modo definitivo dall’emergenza – dichiara a Meridionews l’assessore ai Rifiuti del comune di Monreale, appena uscito dalla riunione -. Trasportare i rifiuti in provincia di Catania significa per i Comuni un aggravio non indifferente dei costi del servizio. Nell’immediato la situazione è stata risolta ma non in via definitiva». Intanto i sindaci dei comuni di Bagheria, Trappeto, Altofonte, Piana degli Albanesi, Camporeale, Monreale, Balestrate, Misilmeri, San Cipirello e Bolognetta hanno firmato una lettera indirizzata al presidente della Regione Musumeci, all’assessore all’Energia e al Dipartimento regionale dell’Acqua e Rifiuti.
Gli amministratori hanno chiesto un incontro urgente tra le parti per discutere sulle problematiche sorte oggi sul tavolo di discussione di viale Campania. «Quello di oggi è stato un incontro risolutivo solo dal punto di vista tecnico – affermano i sindaci in una nota congiunta – ma non economico». L’incontro è avvenuto inoltre in assenza di un confronto politico. «Ci riteniamo profondamente insoddisfatti e amareggiati – recita la lettera – nell’apprendere che verosimilmente per l’immediato futuro saremo costretti a caricare i nostri cittadini di aumenti sulla tassa dei rifiuti».