Basta con la mafia, basta con l’eolico e basta con la mafia nell’eolico

Riprendiamo oggi la rubrica che mira a offrire una più completa informazione politica. Dando spazio ai parlamentari nazionali e regionali. Proveremo a raccogliere le dichiarazioni che riguardano la Sicilia a prescindere dall’appartenenza politica.

EOLICO – Apriamo lo spazio con la dichiarazione resa dal parlamentare regionale Nello Musumeci, esponente del gruppo parlamentare omonimo all’Assemblea regionale siciliana. Tema: le possibili infiltrazioni mafiose nel settore dell’eolico che hanno portato alla maxi-confisca della Dia nei confronti di un imprenditore del settore, ritenuto dagli inquirenti colluso con la mafia.

“Due anni fa – dice Musumeci – siamo stati fra i primi, inascoltati, a denunciare le possibili connivenze tra spregiudicate attività imprenditoriali e pressioni di poteri mafiosi nel business dell’eolico in Sicilia. Oggi i fatti ci danno ragione”.

”Spero che il governo regionale voglia assumere una posizione chiara in materia di politica ambientale e porre fine ad una dilagante e devastante invasione di pale eoliche che ‘alimentano’ solo attività illecite”.

AMIANTO – La seconda notizia affronta la questione dell’esposizione all’amianto e la mancata prevenzione e tutela dei lavoratori. Sulla delicata vicenda che ha registrato diversi decessi in Sicilia, il deputato del Pdl all’Ars, Giorgio Assenza, ha denunciato la continua violazione del diritto alla salute, presentando un disegno di legge in favore dei lavoratori esposti all’amianto.

“Altro che diritto al lavoro salubre, come vuole la Carta costituzionale e come è stato più volte sancito dalle sentenze dei Tribunali –dice Assenza – . In Sicilia, ancora, non esiste nemmeno una norma volta alla tutela dei lavoratori esposti al rischio amianto”.

Da qui il disegno di legge firmato anche dagli altri suoi colleghi di gruppo Pdl a Sala d’Ercole, finalizzato alla salvaguardia dei lavoratori e al sostegno dei soggetti colpiti da asbestosi e delle loro famiglie.

“Nelle altre regioni italiane – prosegue il deputato di centrodestra – l’asbestosi è realmente riconosciuta fra le malattie professionali, mentre in Sicilia viene negato il diritto perfino alla maggiorazione contributiva e non si è ancora provveduto a introdurre norme per armonizzare la legislazione nazionale con quella regionale”.

Assenza ha richiamato i casi eclatanti come quelli legati alle conseguenze subite dai lavoratori dei Cantieri navali di Palermo, nelle province di Ragusa e di Siracusa.O nell’area industriale di Gela dove è intervenuta la Procura con un provvedimento di sequestro. O, ancora, nella vicenda di San Filippo del Mela, nel Messinese, ove su 218 operai della Sacelit ben 11 sono già morti a causa dell’esposizione all’asbesto.

Il disegno di legge prevede la promozione della prevenzione, innanzitutto, con sorveglianza sanitaria continua; la costituzione di un fondo vittime dell’amianto e l’istituzione di un registro dei lavoratori a rischio e eventuali contributi per i soggetti colpiti dall’asbestosi, a patto che risultino già iscritti nei registri. Per queste finalità, si dovranno stanziare 5milioni per il primo triennio.

MILAZZO – La terza notizia riporta la proclamazione in Aula, da parte dal presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, di Giuseppe Milazzo a deputato di questa legislatura del Pdl dopo che Francesco Scoma ha optato per il seggio al Senato. Milazzo, primo dei non eletti nelle liste del Pdl, dipendente Amia, è attualmente al suo secondo mandato al Consiglio comunale di Palermo ed è componente della commissione Bilancio di Palazzo delle Aquile.

VIOLENZA SULLE DONNE – La quarta notizia richiama l’attenzione su uno dei temi di attualità più scottanti: la violenza sulle donne che si esprime in diversi modi (fisica, morale), luoghi (famiglia, lavoro) ed età. La vicenda dell’alcamese (Tp) Franca Viola, violentata dal suo spasimante, nel lontano dicembre del 1965, e ribellatasi al “matrimonio riparatore”, come previsto dall’allora articolo 544 del Codice Penale, ha costituito la testimonianza dell’emancipazione della donna.

A proporre l’introduzione nei libri scolastici della storia di Franca Viola è la professoressa palermitana, Mila Spicola. Attraverso una petizione, la scrittrice-giornalista chiede di far diventare norma di legge il codice di autoregolamentazione POLITE approvato nel 1999 dalla Società Italiana Editori e non pienamente attuato e normato. L’iniziativa di Mila Spicola è stata accolta dal deputato nazionale del Pd, Davide Faraone, che ha mostrato annunciato la presentazione di un disegno di legge sull’argomento alla Camera dei deputati.

“Dieci mila firme più una, la mia. Accolgo così la richiesta fatta da Mila Spicola- dichiara Faraone – che, con la sua petizione che chiede di inserire la vicenda di Franca Viola nei libri di storia come spunto per introdurre l’educazione di genere a scuola”.

“L’intervento delle istituzioni – precisa il deputato nazionale del Pd – permetterà di perseguire le pari opportunità nei testi scolastici, eliminando sessismi linguistici, stereotipi di genere e dando alle donne il loro giusto posto nella Storia. Per questo ho intenzione di presentare un disegno di legge che vada in questa direzione”.

Il riconoscimento dei diritti della donna è una questione culturale che va affrontata proprio partendo dalle Istituzioni scolastiche. “Solo educando i bambini e le bambine fin da piccoli – conclude il deputato – il nostro Paese potrà perseguire il riconoscimento dei diritti e la lotta alla discriminazione e alla violenza”.

SEGRETARIA-ASSESSORE – La quinta notizia richiama la nomina a sorpresa della bergamasca Michela Stancheris ad assessore regionale al Turismo. Nome scelto dal Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ma sconosciuto ai più. Sicuramente un curriculum di tutto rispetto, quello del tecnico lombardo dato che è stata segretaria particolare del governatore quando lui era al Parlamento europeo. Sulla vicenda interviene Nino Sala, esponente di Fratelli d’Italia. “Stupisce la mancata designazione di Antonio Presti i cui meriti nell’ambito della cultura sono ben noti a tutti, almeno quanto la nomina della segretaria del Presidente di cui invece ci sono oscuri. Ancora una volta il presidente Crocetta opera scelte come le precedenti assolutamente non condivisibili in settori chiave per la Sicilia.”

TIR IN MARE – La sesta notizia raccolta riguarda i danni provocati dall’incidente dello scorso 9 dicembre a largo del porto di Palermo che ha visto finire in mare una decina di tir e semi rimorchi dal traghetto Euro cargo Cagliari dell compagnia Grimaldi proveniente da Livorno. Incidente causato da un’onda anomala (raffiche di vento a oltre 40 nodi) che avrebbe fatto incrinare il cargo perdendo parte del suo carico senza causare danni alle persone.

Sulla vicenda interviene Salvatore Siragusa, parlamentare regionale del Movimento 5 Stelle (M5S). “Si recuperino al più presto i tir affondati al largo di capo Zafferano”, dice Siragusa”.

Il deputato grillino ha lanciato un appello alla Regione affnché “disinneschi una grande, potenziale “bomba ecologica”. “Studieremo – conclude il parlamentare – un atto politico che impegni il Governo a muoversi per risolvere il problema, che, oltre a compromettere l’ambiente, rischia di penalizzare molto i pescatori del luogo, che già in qualche caso hanno visto danneggiate le loro attrezzature dai mezzi adagiati sul fondo”.

DIOSSINA DI BELLOLAMPO – La settima notizia affronta la questione dei danni da diossina provocati, la scorsa estate, dall’incendio della discarica di Bellolampo nel comprensorio del Comune di Palermo. In conseguenza dell’evento la Regione ha emanato un decreto che ha vietato l’utilizzo per fini alimentari dei prodotto agricoli di provenienza dell’area interessata dall’incendio. Il divieto di vendita e commercializzazione ha provocato ingenti danni alle aziende agricole e zootecniche compresa tra i Comuni di Palermo, Capaci, Monreale e Torretta compreso nel raggio di tre chilometri dalla discarica.

Una soluzione al problema è stata indicata da Salvino Caputo, deputato regionale di Fratelli d’Italia e vice presidente la Commissione Attività produttive dell’Assemblea regionale siciliana. Il parlamentare ha presentato un apposito disegno di legge che prevede misure per sostenere le aziende agro zootecniche per danni da diossina a seguito dell’incendio della discarica di Bellolampo della scorsa estate.

Il disegno di legge si sviluppa in quattro articoli e prevede la nomina del dirigente della Protezione Civile a commissario per l’emergenza diossina. Spetterebbe al citato commissario il compito di adottare provvedimenti e misure in via d’urgenza per rimuovere le situazioni di pericolo e per assicurare il sostegno economico delle aziende colpite dal fenomeno diossina. Il testo di legge prevede, inoltre, l’erogazione di un contributo in coerenza con la normativa comunitaria sugli aiuti di Stato (vincolo del de minimis) a favore dei titolari delle attività produttive.

“L’incendio della discarica palermitana – dice Caputo – ha provocato danni gravissimi all’ambiente, ma anche alle attività agricole del comprensorio che va da Monreale a Capaci e Torretta”.

Sottolineiamo che il decreto emanato dal Governo regionale punta a tutelare la salute, ma non ha previsto misure economico-finanziarie a sostegno delle aziende colpite dal divieto di commercializzazione dei loro prodotti.

“Non sono state attuate dal Governo – conclude Caputo – le misure di emergenza per sostenere le imprese e l’attività produttive colpite dalla diossina prodotta da Bellolampo. Una situazione che sta registrando la chiusura delle attività produttive e commerciali locali con conseguenti danni alla nostra economia e ai prodotti locali. Situazione che peggiora lo stato di grave crisi dell’agricoltura e dell’intero comparto produttivo”.

 

 


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