Ci si interroga,in queste ore febbrili, sul futuro di due uomini (tecnici? politici?) che hanno 'fatto tanto' per la sicilia (tanti 'casini' amministrativi, soprattutto): gaetano armao e massimo russo. Chi si 'caricherà' questi due? che fine faranno?
Barometro elettorale/ Massimo Russo & Gaetano Armao: e questi chi se li ‘carica’?
Ci si interroga,in queste ore febbrili, sul futuro di due uomini (tecnici? politici?) che hanno ‘fatto tanto’ per la Sicilia (tanti ‘casini’ amministrativi, soprattutto): Gaetano Armao e Massimo Russo. Chi si ‘caricherà’ questi due? Che fine faranno?
Il primo è l’inssidabile assessore all’Economia, il secondo è l’un po’ ossidato assessore alla Salute. Il primo è ancora in sella, il secondo pure anche se dimissionario (il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che alla fine è un filosofo presocratico, ha insegnato che le dimissioni sono cose che sono perché sono e, contemporaneamente, sono cose che non sono perché non sono…). Quindi anche Russo, per proprietà filosofico-transitiva, benché dimissionario, è ancora assessore.
Ritornano le domande: che fare con questi due? dove collocarli? Per essere bravi sono bravi. Anche se nessuno ha mai capito a fare che. Lombardo, con il suo genio elettorale, alle recenti elezioni comunali di Palermo, li ha lanciati nell’agone del voto. I due si sono presentati con una bella lista, forti del titolo di assessori regionali. Ma hanno fatto un grande e ammirato buco nell’acqua.
E ora? Massimo Russo prima ha annunciato le dimissioni. Poi ha detto che le dimissioni sono ancora valide, ma ci potrebbe ripensare. A patto che, alle spalle, ci sia un progetto politico valido (altro dilemma filosofico: in sua presenza ci può essere un progetto politico valido?). Russo, sotto sotto, non vorrebbe lasciare l’assessorato regionale alla Salute: il problema è che la politica siciliana – forse con la sola eccezione di Lombardo – non vede l’ora che lui vada via da lì. Quando si dice obiettivi divergenti…
Da qui la solita domanda: dove collocarlo? Purtroppo, in democrazia, bisogna passare dal voto della gente. E qui casca l’asino. Nei giorni scorsi, ad esempio, si parlava di una candidatura di Massimo Russo con Italia dei Valori. Certo, il leader di questo schieramento politico, Leoluca Orlando, ha polemizzato spesso con l’assessore Russo. Però, volendo, il piglio per stare con Antonio Di Pietro l’assessore dimissionario potrebbe averlo. Anche se i dirigenti di questo Partito, interpellati da noi, ci hanno fulminato: “Siete impazziti?'”.
Basta, con Di Pietro non se ne parla. Proviamo con il Pd? Lì, secondo noi, Massimo Russo non starebbe male. Tra Cracolici e Lumia starebbe bene. Anche esteticamente.
Non nel collegio di Palermo, però, dove già a rischiare di brutto è il già citato capogruppo all’Ars uscente, Antonello Cracolici. Nel collegio di Trapani? Ma, anche lì la strada ardua sarebbe. Insomma, un bel rompicapo.
E allora? Se lo potrebbe caricare Rosario Crocetta nella sua lista. In effetti, fino a qualche mese fa si parlare di un ticket Crocetta-massimo Russo. Volete vedere che, alla fine, lo piazzeranno nel listino di Crocetta?
Non va meglio per Armao. Se già per Massimo Russo la strada è in salita, per l’assessore all’Economia non sembra ci sia nemmeno la strada. Dove collocarlo? Veramente la politica siciliana dovrà fare a meno di un ‘genio’ politico e amministrativo della sua portata? Potrà la Sicilia fare a meno de suoi dotti ricorsi alla Corte Costituzionale?
Insomma, alla fine di questa ricognizione non possiamo notare una contraddizione: Massimo Russo e Gaetano Armao vengono considerati bravi: però nessuna forza politica se li vuole ‘caricare’. Come mai?
La spiegazione non può che essere una: sono degli incompresi…