Alessandro Crisafulli, 28 anni, è stato arrestato dai carabinieri. E' accusato di aver ucciso il fratello con alcuni colpi di fucile al termine di una lite scoppiata nella notte. La vittima, dopo aver bevuto, sarebbe tornato tardi a casa e si sarebbe scagliato contro il padre e la madre
Barcellona, spara al fratello davanti ai genitori Forse per difenderli da aggressione della vittima
Avrebbe imbracciato un fucile da caccia e lo avrebbe rivolto contro il fratello, freddandolo con un solo colpo al petto. Secondo i carabinieri del nucleo radiomobile di Barcellona Pozzo di Gotto, coordinati dal capitano Fabio Valletta, si è consumata così, alle 5 di questa mattina, la tragedia familiare che ha annichilito la città del Longano.
In contrada Oreto, Alessandro Crisafulli, 28enne, avrebbe ucciso il 32enne fratello, Roberto, davanti ai genitori. Parrebbe, per difenderli da un’aggressione sia verbale che fisica da parte del primogenito. Secondo le prime ricostruzioni, i due fratelli stavano entrambi con il padre e la madre, sebbene il maggiore avesse una compagna albanese e una figlia piccola con le quali, tuttavia, non conviveva. I due ragazzi, senza un’occupazione fissa, facevano saltuariamente dei lavori manuali, come muratori, per delle imprese locali.
Sempre secondo gli uomini dell’Arma, sembrerebbe che la lite degenerata nella morte di uno dei due fosse l’ultima di una lunga serie. In base alle testimonianze raccolte dai militari, Roberto Crisafulli sarebbe tornato a casa in tarda nottata. Forse ubriaco, si sarebbe scagliato contro i genitori, rei di averlo rimproverato. Gli animi, in un primo momento, si sarebbero placati.
Alle prime luci dell’alba, però, si sarebbe verificato un nuovo evento, sul quale, al momento, gli inquirenti mantengono il massimo riserbo. Un evento, al vaglio degli investigatori, a seguito del quale il minore dei due fratelli avrebbe premuto il grilletto. Adesso si trova in stato di fermo, su disposizione del sostituto procuratore Fabio Sozio. Sarà interrogato nel pomeriggio.