Il punto della situazione l'ha fatto con una puntuale inchiesta il corriere. It
Banche, 80 big del sistema creditizio italiano andranno a casa. Era ora!
IL PUNTO DELLA SITUAZIONE L’HA FATTO CON UNA PUNTUALE INCHIESTA IL CORRIERE.IT
Il corriere it di ieri, in un’inchiesta, mette in risalto che la Banca d’Italia ha chiesto alle banche italiane di ridimensionare i posti di amministratori, costringendo in tal modo 80 big della finanza a trovarsi altra occupazione.
Il servizio ottimamente curato da Stefano Righi mette in risalto che questo processo è iniziato con Mario Monti due anni fa, quando il suo governo introdusse il divieto di doppio incarico: un dramma per i collezionisti di poltrone. Continua ora il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, con un’indicazione che sta causando forti mal di pancia a molti controllati.
La norma prospettata lascia pochi spazi alle discussioni: per le banche rette da una struttura di governance tradizionale il numero dei componenti del consiglio di amministrazione non potrà essere superiore a 13.
“Per chi si avvale di un’organizzazione duale, il totale tra i consiglieri di Sorveglianza e di Gestione non potrà comunque superare quota 19. A oggi il Banco Popolare (governance tradizionale) conta 24 amministratori, dovrà fare a meno di 11. Ubi (governance duale), arriva a 32 poltrone, dovrà eliminarne 13.”
Nei principali gruppi: Unicredit, Intesa e Mediobanca dovranno fare le valige 25 amministratori.
Che dire al riguardo? Bankitalia e Governi ci ha hanno impiegato troppo per assumere queste decisioni. Da circa vent’anni i banchieri hanno fatto e continuano a fare il bello ed il cattivo tempo sulla pelle dei lavoratori bancari che hanno dovuto lasciare anticipatamente il posto di lavoro e conseguentemente dei disoccupati laureati e diplomati che dopo avere studiato per una vita si sono accorti di avere poche speranze di trovare occupazione nelle Banche.
In Sicilia il fenomeno è stato estremizzato al massimo perché con la scomparsa di tanti istituti di credito, a cominciare da Banco di Sicilia, Sicilcassa, Banca del Sud, Banca Sicula, etc., sono stati eliminati 12 mila posti di lavoro. Ed ora non piangiamo sicuramente del fatto che 80 ricchi banchieri che sicuramente guadagnano tanto dovranno cercarsi altra occupazione. Loro con certezza la troveranno mentre i poveri meschini continueranno a patire la fame.