«Un'escalation di notevole livello», raccontano gli uomini nel nucleo polizia economica e finanziaria guidati dal colonnello Cosmo Virgilio. Il fatturato complessivo delle tre aziende si aggirava intorno ai dieci milioni. Indagati sei prestanome. Guarda il video
Bagheria, arrestato leader del trasporto su gomme Gdf: «Ecco come l’imprenditore evadeva il fisco»
Giuseppe Salamone, 49 anni ufficialmente figurava come dipendente di una delle tante società del trasporto su gomma, risultate affidate a dei prestanome, ben sei, e da oggi co-indagati. In pochi anni l’ascesa e la creazione di ben tre società a Bagheria, tra le più attive la Salamone Group srl che di fatto gestiva con «atteggiamento padronale». «Un’escalation di notevole livello quella dell’imprenditore bagherese – raccontano gli uomini nel nucleo polizia economica e finanziaria guidati dal colonnello Cosmo Virgilio – che abbiamo controllato per un anno e mezzo. Il fatturato complessivo delle tre aziende si aggirava intorno ai dieci milioni di euro, la più attiva era al di sopra dei tre milioni».
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica termitana, attraverso i diversi controlli fiscali hanno scoperchiato una vera e propria evasione fiscale mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, un modo per frodare l’erario. Così è scattato l’arresto con l’accusa di evasione e frode fiscale. Disposto anche il sequestro preventivo dei presunti proventi delle frodi fiscali, ammontanti a circa 1,5 milioni di euro, vincolando conti correnti, immobili, automezzi e quote societarie.
«Il trasferimento fraudolento di valori – come spiegato dagli uomini di Cosmo Virgilio, colonnello comandante del nucleo polizia economica finanziaria – avveniva in un modo abbastanza semplice. I trasportatori possono ottenere un rimborso parziale delle accise sul gasolio consumato. Questo beneficio può essere utilizzato a compensazione del pagamento delle tasse. Durante le indagini, durate complessivamente un anno e mezzo tra intercettazioni e accertamenti, ci siamo accorti che questi crediti erano fittizi. Un altro modo utilizzato dall’imprenditore era l’utilizzo di fatture false».
Inoltre Salamone era stato destinatario di due avvisi orali rientranti nelle misure di prevenzione di natura personale, da parte della locale questura per le ripetute frequentazioni con personaggi appartenenti alla criminalità organizzata e per aver assunto o favorito l’assunzione di persone contigue ai locali mandamenti. Per questo motivo è stato denunciato e, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è scattato il sequestro preventivo delle tre aziende (“Salomone group srl”, la “Transervice scarl” e la Transport’s world scarl) da oggi affidate a un amministratore giudiziario.