Il ministro, durante un sopralluogo alla frana di Letojanni sulla A18, lancia un duro attacco alla Regione che controlla il consorzio autostrade siciliane. «Tra un mese li aspetto a Roma, per fare il punto sulle manutenzioni del manto e sui viadotti. Senza risposte la concessione terminerà»
Autostrade, Toninelli minaccia la revoca al Cas «Standard di sicurezza non vengono rispettati»
Un vero e proprio ultimatum al Consorzio autostrade siciliane quello annunciato oggi dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli che ha dato un mese di tempo al Cas per risolvere una serie di criticità. In caso contrario «toglieremo la concessione». L’ultimatum scatta dopo il sopralluogo di Toninelli lungo la A18 all’altezza della frana di Letojanni.
«Dal 5 ottobre del 2015 la carreggiata in direzione Catania non è percorribile – ha detto – e gli incidenti stradali si ripetono. Per avviare il cantiere per realizzare le due gallerie che passeranno sotto la frana serve ancora che venga emesso il decreto finale da parte della Protezione civile regionale, che è soggetto attuatore, e dovrebbe arrivare oggi. Per la gara d’appalto si deve aspettare invece settembre». Il ministro ha incontrato il neo presidente del Cas Franco Restuccia. «Sono state fatte varie ispezioni sulla gestione del Cas e abbiamo appurato che ci sono 541 inadempimenti per standard di sicurezza non coerenti con le norme. Non credo che sia una coincidenza il cambio di governance in occasione della mia visita. Tra un mese li aspetto a Roma, per fare il punto sulle manutenzioni del manto e sui viadotti. Non c’è più tempo da perdere. Se tra un mese non ci daranno risposte la concessione terminerà. Il Cas è un ente a esclusiva gestione della Regione. Deve fare la sua parte». Il presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore Marco Falcone, molto infastiditi dalle parole del ministro, hanno convocato per oggi pomeriggio una conferenza stampa a Palermo.
Arrivato a Messina, Toninelli ha ribadito che l’Autorità portuale dello Stretto è stata «una grande conquista per il territorio raggiunta anche grazie alla spinta della deputazione 5 Stelle». Entro fine mese verranno valutate le candidature e nelle prossime settimane verrà sciolta la riserva sul nome del nuovo presidente. Una battuta anche sul ponte sullo Stretto, ha ribadito che «non è una priorità».