Il 1492 può essere definito l'annus horribilis per gli ebrei siciliani, l'anno in cui una fiorente comunità, insediatasi già nel primo secolo dopo cristo e cresciuta nel tempo fino a divenire una quota non indifferente della popolazione dell'isola, si trovò per regio decreto sconfessata nella sua sicilianità. Quell'anno infatti - che avrebbe visto due eventi fondamentali per la storia dell'occidente: la scoperta del nuovo mondo e la conclusione della reconquista spagnola con la caduta di granada - sarebbe stato l'anno dell'editto del 31 marzo con cui ferdinando il cattolico decretava l'espulsione degli ebrei da tutti i suoi stati. Un atto di intolleranza religiosa che, a dire di molti storici, avrebbe accelerato la decadenza economica della sicilia.