I nostri ragazzi protestano ormai da anni contro i tagli alla cultura ed allistruzione perpetrati da un governo che farisaicamente e in palese malafede non tocca i costi della politica, preferendo risparmiare sul futuro degli studenti, sulla ricerca, su migliori opportunità per i giovani, consapevole che un popolo di ignoranti lo si tiene facilmente a bada, panem et circensem e tutti sono contenti. Le manifestazioni di protesta svoltesi a palermo hanno evidenziato la superficialità di giudizio dei tanti che ritengono si tratti soltanto di una scusa valida per marinare la scuola, e, fatto gravissimo, che a nessuno è più consentita la libertà di mostrarsi in disaccordo con le scelte politiche, come se la politica riguardasse pochi e non lintera collettività, come se la politica, intesa nella sua accezione più alta, non fosse larte di amministrare per il bene di tutti , come se dalla politica non discendesse il quotidiano di ciascuno.