Augusta, ipotesi di un deposito di metano liquido Il sindaco di Gela attacca: «Incoerenza dal M5s»

Un deposito costiero di metano liquido, per il rifornimento di navi e mezzi terrestri, da installare nella baia di Augusta. A sostenerne l’ipotesi è Diego Gavagnin, consulente del settore energetico, tra i relatori del workshop Italia hub del gas naturale, opportunità Gnl per il Mediterraneo svoltosi la settimana scorsa ad Augusta presso il circolo ufficiali della Marina militare. Un incontro di approfondimento tematico organizzato da Conferenza Gnl, un’iniziativa della società Mirumir di Milano finalizzata a promuovere la filiera industriale del gas naturale liquido.

A giustificare la costruzione dell’impianto, secondo Gavagnin, sarebbero «le analisi sul potenziale di mercato» del combustibile fossile nel Canale di Sicilia. Dati che indicherebbero il porto megarese come possibile hub del gas nel Mediterraneo. «Oggi mi sembra che abbiamo deciso che ci sarà un bel deposito costiero ad Augusta, e altre stazioni satellite a Mazara del Vallo, Porto Empedocle, eccetera…», concludeva Gavagnin a margine della tavola rotonda con Guido Di Bella, ricercatore presso il consorzio Sicilia Navtec, e Roberto Madella, amministratore delegato di Polargas. Quest’ultima figurante tra le imprese finanziatrici del convegno, accanto a Marine engineering services, Wartsila e Caronte&Tourist.

Il progetto di un terminal per il bunkeraggio del gas liquefatto, ad Augusta, ha già suscitato malumori e polemiche. «Un deposito di questo genere aggiungerebbe un ulteriore pericolo per le popolazioni del comprensorio industriale Siracusano, già esposte a notevoli fattori di rischio». È la replica di Luigi Solarino, già docente di Chimica industriale all’Università di Catania e presidente dell’associazione Decontaminazione Sicilia.

Un’infrastruttura per la rigassificazione è certo cosa diversa da un deposito di metano liquido. Eppure, secondo il professor Solarino, «il principio è lo stesso» e i pericoli rimarrebbero analoghi. «Per mantenere in un deposito il metano allo stato liquido è necessario spillare la parte superiore, cioè far uscire il gas – spiega il professore – E questa, di fatto, è una rigassificazione con tutti i rischi d’incidente catastrofico che essa comporta».

E sull’esistenza o meno del rigassificatore si giocano i primi scontri politici. Ad innescarli, ci hanno pensato le dichiarazioni del sindaco di Gela Domenico Messinese, che all’indomani del workshop di Conferenza Gnl additava la sindaca della città megarese Cettina Di Pietro, presente all’incontro, di aver espresso una posizione favorevole «sull’ampliamento delle banchine del porto di Augusta e sulla possibilità di realizzare un rigassificatore» all’interno dello scalo. «Guardiamo con favore al gnl solo come fonte di energia alternativa al petrolio, ma se si fosse parlato di rigassificatori avrei detto di no», dichiara Di Pietro a MeridioNews annunciando di adire le vie legali contro quanto affermato dal sindaco gelese. «Non abbiamo ricevuto nessuna richiesta ufficiale per un impianto di deposito – precisa Di Pietro -. Se ci sarà, avremo modo di valutarne l’incidenza e l’impatto ambientale».

Il primo cittadino gelese però non ci sta, e preferisce prendersela con gli ex alleati pentastellati. «Non capisco perché i Cinque stelle a Gela mi osteggiano e ad Augusta invece siano favorevoli ad impianti più impattanti – attacca il primo cittadino -. L’idea di hub che ho io a Gela non prevede rigassificatore, perché qui abbiamo già il gasdotto. Lì si tratterà di fare nuovi container, qui invece abbiamo già un parco serbatoi notevole e potremo dedicarci al rifornimento energetico. Noi insomma daremo carburante alle navi, approfittando della linea privilegiata col gasdotto». La proposta del sindaco di Gela viene però rigettata in toto dai Cinque stelle.

«A Messinese piacciono le frittate – commenta a Meridionews Giancarlo Cancelleri, presidente del gruppo parlamentare M5s -. È lui che mistifica sul rigassificatore. Tra le prime mozioni che presentammo all’Ars ci fu quella contro il rigassificatore di Porto Empedocle. La nostra linea rimane quella. Allo stato attuale ad Augusta non si parla di rigassificatore, e non ce n’è bisogno né lì né a Gela». Rincara la dose la consigliera gelese Virginia Farruggia. «L’idea dell’hub di Messinese non ha senso anche perché è solo, non ha appoggi politici, non si può fare, c’è una disciplina regionale in materia».

Nel 2005 la realizzazione di un rigassificatore era stata programmata da Erg e Shell, in un’area compresa tra Augusta, Priolo e Melilli. In aggiunta ai 18 stabilimenti a rischio d’incidente rilevante già presenti in quel territorio dichiarato ad elevato rischio di crisi ambientale e sito d’interesse nazionale ai fini delle bonifiche. Un progetto abbandonato dalle due multinazionali solo nel 2012, dopo otto anni di battaglie portate avanti dai comitati No rigassificatore dei Comuni del polo industriale. «Viviamo a ridosso del polo petrolchimico più grosso d’Europa e non possiamo permetterci il lusso di avere strutture che andrebbero a incrementare il livello di rischio per il territorio», sottolinea Di Pietro, che smentisce Messinese anche in merito al progetto di ampliamento del porto. «Come amministrazione ci opponiamo alla cementificazione del porto – conclude – E lo abbiamo dimostrato presentando al ministero dell’Ambiente le nostre osservazioni contrarie al progetto».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]