È il sindaco di San Giovanni La Punta Antonino Bellia a lamentare a MeridioNews l'attesa dei risultati dei test faringei effettuati tra il 23 e il 24 marzo su operatori e ospiti della struttura. «Ovunque, il pericolo di queste residenze è stato sottovalutato»
«Aspettiamo l’esito dei tamponi da più di due settimane» Dopo la morte di un’anziana, tre ricoveri nella casa di cura
«I tamponi sono stati fatti tra il 23 e il 24 marzo ma siamo ancora in attesa dei risultati». È il sindaco di San Giovanni La Punta Antonino Bellia a lamentare il superamento delle due settimane di attesa per gli esiti dei test faringeri effettuati su operatori e ospiti di una delle casa di cura sul territorio del suo Comune. È lì che viveva l’anziana signora deceduta dopo essere stata ricoverata in un ospedale catanese per sintomi riconducibili al nuovo coronavirus. La positività al Covid-19 della paziente era arrivato solo dopo la morte della donna che soffriva anche di patologie pregresse.
Il primo cittadino ha già inviato una nota all’Asp per capire il motivo del ritardo degli esiti dei tamponi. «Credo che i tempi così lunghi per avere i risultati siano dovuti alla problematica della mancanza dei reagenti. Intanto – spiega Bellia a MeridioNews – altri tre ospiti della casa di riposo sono stati ricoverati in ospedale per sintomi collegabili al coronavirus». Si tratta di una delle dieci case di riposo per anziani che ricadono nel territorio del paese del Catanese. «Una struttura relativamente piccola – aggiunge il sindaco – che ospita tra i dieci e i quindici anziani. Al momento, tutti gli altri sono rimasti all’interno della residenza con gli operatori che, a turni, li assistono».
Dopo la morte dell’anziana, l’azienda sanitaria provinciale si è attivata per fare le verifiche del caso all’interno della casa di cura. «Con in mano l’elenco di tutto il personale e degli ospiti, i medici dell’Asp sono andati a fare un sopralluogo all’interno della struttura – continua Bellia – Temo che ovunque, non solo qui, nella fase iniziale della diffusione della pandemia sia stato sottovalutato il pericolo che covava all’interno delle case di riposo per anziani. Misure di contenimento più drastiche – sottolinea il primo cittadino – come, per esempio, evitare fin da subito le visite dei parenti, avrebbero potuto limitare la possibilità dei contagi».
È per questo motivo che «per quanto nelle mie competenze di sindaco (che è anche autorità sanitaria del Comune, ndr), stiamo procedendo a fare delle verifiche preventive su tutte le dieci case di riposo e di cura del territorio, provando ad avere già le liste degli operatori in servizio e degli anziani che sono ospiti», spiega il primo cittadino.
A San Giovanni La Punta, al momento, ci sono stati tre decessi dovuti al coronavirus. «Per tutti – dice il sindaco – l’esito del tampone è arrivato post mortem». Nel Comune dell’hinterland catanese, finora sono 20 le persone risultate positive al Covid-19. Di queste per alcune, quelle che presentano sintomi più gravi, è stato necessario il ricovero in ospedale, mentre gli altri sono sottoposti alla quarantena domiciliare.