Articolo18, da sabato firme contro la riforma A Catania e provincia gazebo nelle piazze

La battaglia per ripristinare l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori così com’era prima della riforma del ministro Fornero, partirà ufficialmente sabato in mille piazze d’Italia. Stamattina a Catania c’è stato un assaggio di quello che sarà nei prossimi tre mesi. Davanti alla fontana dell’Amenano si sono riuniti i rappresentanti del comitato catanese di #lottoperildiciotto. In testa i rappresentanti dei partiti della sinistra (Idv, Sel e Federazione della Sinistra), i cui leader nazionali qualche settimana fa hanno consegnato in Cassazione a Roma i quesiti per un referendum che cancelli le modifiche apportate dalla riforma del ministro Elsa Fornero. Insieme a loro, la Fiom, la Cgil lavoro, le associazioni Alba e Articolo 31. E a Catania anche i Forum per l’acqua bene comune.

Oltre all’articolo 18, nel mirino dei referendari c’è anche la legge approvata nel 2011 dal governo Berlusconi che permette di derogare dai contratti nazionali di lavoro tramite accordi sindacali raggiunti in sede aziendale anche solo da alcuni sindacati. In particolare, di questa legge, la numero 148 del 2011, si contesta l’articolo 8. Dalla fusione dei due articoli deriva il nome della campagna, #lottoperildiciotto. L’obiettivo è raccogliere in tre mesi 500mila firme da presentare alla Corte Costituzionale. Se venisse tagliato in tempo il traguardo, in ogni caso la nuova tornata referendaria si terrebbe soltanto nel 2014, visto il divieto di indire referendum nell’anno delle elezioni politiche.

«Le modifiche apportate all’articolo 18 – spiega Anna Bonforte, consulente del lavoro e membro del Forum siciliano acqua bene comune – fanno perdere ai lavoratori la loro uguaglianza davanti alla legge, perché permettono il reintegro sul posto di lavoro solo a chi viene licenziato per motivi discriminatori, tutti gli altri avranno diritto al massimo ad un risarcimento». La riforma è entrata in vigore nel luglio scorso e, spiegano i referendari, ci sono già casi di dipendenti licenziati, almeno sulla carta, per motivi economici che hanno impugnato il provvedimento davanti ai giudici del lavoro. «Hanno legalizzato l’ingiustizia», aggiunge Michele Pistone, Rsu della Fiom alla St Microelectronics. E a chi sostiene, a cominciare dall’attuale governo, che le modifiche all’articolo 18 porteranno un aumento della ricchezza complessiva del Paese grazie all’arrivo di nuove imprese, Pistone risponde: «Nei lavoratori aumenta la paura in proporzione alla diminuzione delle tutele e saranno costretti ad accettare condizioni di lavoro peggiori. Di conseguenza il rischio, al contrario, è che la disoccupazione aumenti». D’altra parte, fanno notare i referendari, il livello occupazionale non è aumentato da luglio ad ora. «Se questo Paese non produce – conclude Bonforte – non è certo colpa dei lavoratori, ma del modello organizzativo delle aziende e della politica del governo. Quello che ha fatto Marchionne, di nascondere il piano industriale della Fiat, in Germania non sarebbe mai potuto succedere».

A breve sarà reso pubblico l’elenco con le date e le piazze di Catania e provincia in cui verranno allestiti i gazebo per la raccolta firme, a partire da sabato 13 ottobre. Si potrà firmare anche in tutte le segreterie dei Comuni. Ulteriori dettagli si possono trovare sul sito referendumlavoro.it oppure sulla pagina Facebook Referendum lavoro – Catania.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Tra due giorni inizia la raccolta firme per un referendum che abolisca la modifica del contestato articolo dello statuto dei lavoratori voluta dal ministro Fornero. Stamattina in piazza Duomo a Catania primo incontro del comitato #lottoperildiciotto, formato da associazioni, partiti della sinistra e sindacati. «Hanno legalizzato l’ingiustizia», denunciano. Si potrà firmare anche nei Comuni, mentre a breve verrà pubblicato l'elenco delle date e delle piazze dove verranno allestiti i gazebo. Obiettivo: 500mila adesioni entro tre mesi. Ma si voterebbe solo nel 2014

Tra due giorni inizia la raccolta firme per un referendum che abolisca la modifica del contestato articolo dello statuto dei lavoratori voluta dal ministro Fornero. Stamattina in piazza Duomo a Catania primo incontro del comitato #lottoperildiciotto, formato da associazioni, partiti della sinistra e sindacati. «Hanno legalizzato l’ingiustizia», denunciano. Si potrà firmare anche nei Comuni, mentre a breve verrà pubblicato l'elenco delle date e delle piazze dove verranno allestiti i gazebo. Obiettivo: 500mila adesioni entro tre mesi. Ma si voterebbe solo nel 2014

Tra due giorni inizia la raccolta firme per un referendum che abolisca la modifica del contestato articolo dello statuto dei lavoratori voluta dal ministro Fornero. Stamattina in piazza Duomo a Catania primo incontro del comitato #lottoperildiciotto, formato da associazioni, partiti della sinistra e sindacati. «Hanno legalizzato l’ingiustizia», denunciano. Si potrà firmare anche nei Comuni, mentre a breve verrà pubblicato l'elenco delle date e delle piazze dove verranno allestiti i gazebo. Obiettivo: 500mila adesioni entro tre mesi. Ma si voterebbe solo nel 2014

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]