Zone franche montane, il punto dopo l’incontro a Roma «Interesse dello Stato, serve altro impegno della Regione»

«È giusto che questa legge venga finanziata con i soldi dei siciliani, nessuno vuole elemosine. Per questo chiediamo al governo Musumeci di accelerare l’iter della definizione dell’accordo tra Stato e Regione». All’indomani dell’incontro con le ministre Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini, Vincenzo Lapunzina, il coordinatore regionale del movimento per l’istituzione delle zone franche montane, si dice soddisfatto. «C’è la piena disponibilità da parte di Roma a dare seguito alla legge voto approvata nel 2019 dall’Assemblea regionale siciliana e, di conseguenza, consentire ai residenti delle Terre alte di Sicilia di guardare con fiducia al futuro – spiega Lapunzina a MeridioNews -. Per la Ragioneria generale dello Stato serve però prima delinerare i rapporti fnanziari tra la Regione e lo Stato».

Oltre cento amministratori locali ieri hanno preso parte all’iniziativa organizzata a piazza Montecitorio. In Sicilia sono più di un terzo i Comuni interessati dal progetto che consentirà di godere di una fiscalità di sviluppo rivolta ai centri che per la loro collocazione geografica si trovano svantaggiati. «La ministra Carfagna ci ha ascoltato – sottolinea Lapunzina – e ha detto che nei prossimi giorni studierà il dossier per agevolare la definizione dell’iter legislativo». Intanto il coordinamento regionale delle zone franche montane è intenzionato a chiedere un ulteriore impegno alla politica regionale. «Cercheremo di coinvolgere l’Ars per l’approvazione di un ordine del giorno che impegni il governo regionale a contribuire nel più breve tempo possibile all’iter di definzione dell’accordo con lo Stato. Siamo certi che il vicepresidente della Regione e assessore all’Economia Gaetano Armao farà di tutto per accelerare il percorso».

Il 17 dicembre 2019, l’Assemblea regionale siciliana ha approvato la legge voto sulla fiscalità agevolata per le zone franche montane. Tuttavia, trattandosi di legge voto, così come previsto dall’articolo 18 dello Statuto siciliano, è necessario un passaggio dal parlamento nazionale.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]