Giuseppe Frasillo ha liberato il bambino, poi è uscito dalla sua abitazione. Adesso è accusato di sequestro di persona e detenzione illegale di armi. Da Roma erano già arrivati a Mazara del Vallo gli agenti del Nucleo operativo centrale di sicurezza
Si consegna agli agenti dopo 12 ore di trattativa Uomo era barricato in casa con figlio in ostaggio
Una lunga giornata di trattative terminata con le mani alzate verso il cielo in segno di resa e la consegna del figlio alle forze dell’ordine. Giuseppe Frasillo si è arreso dopo avere sequestrato il bambino nella sua casa a Mazara del Vallo. Una situazione carica di tensione perché l’uomo minacciava di farla finita e aveva a disposizione un fucile a canne mozze, a quanto pare detenuto illegalmente. Da Roma erano già arrivati in città gli agenti del nucleo operativo centrale di sicurezza, gruppo speciale della Polizia addestrato per le operazioni ad alto rischio. La prospettiva era quella di un’intervento per provare a liberare il bambino ma fortunatamente Frasillo ha deciso di arrendersi.
Alla base del gesto una situazione familiare di assoluto degrado, resa pubblica attraverso l’utilizzo di alcuni profili Facebook. Prima di barricarsi in casa l’uomo aveva scritto un lungo post. Parole cariche di rabbia, alternate a insulti, che hanno preso di mira l’ex compagna e madre del bambino di 4 anni preso in ostaggio, dalla quale si era separato dopo una convivenza durata 13 anni. «Tutti sanno che sono stato io a mantenere tutta la famiglia», scriveva. Sempre attraverso il popolare social network Frasillo aveva pubblicato la registrazione di una telefonata con la donna che aveva due figli da precedenti relazioni. «Vi vengo a prendere a tutti quanti – diceva – e poi finisco all’ergastolo».
Frasillo, che vanta simpatie neo-fasciste, è noto nel comprensorio per essere il fratello del 54enne Vincenzo. Quest’ultimo finito dietro le sbarre dopo avere ucciso la moglie Rosaria Garofalo, di 52 anni. Un femminicidio arrivato arrivato dopo tre giorni di violenza, in cui la donna venne ripetutamente picchiata dal marito.