Il governatore ha deciso di non partecipare all'evento che anticipa di poche ore la riapertura al traffico sul ponte ceduto cinque anni fa. «Non c'è nulla da festeggiare», scrive su Facebook. Il viceministro cinquestelle attacca ancora. Anas: «Lavoriamo per quest'isola»
Viadotto Himera, Musumeci diserta l’inaugurazione Cancelleri: «Frana ancora lì, dovrebbero dimettersi»
La metafora della ferita ricucita è stata in lungo e largo. Ma indipendentemente dalla opportunità o meno di festeggiare, dopo cinque anni dal crollo, la riapertura del viadotto Himera sull’autostrada A19 Palermo-Catania, a colpire oggi è la tensione tra le parti politiche che, nelle ultime settimane, si sono contesi meriti senza fare mancare accuse di inadeguatezza ai rivali. E anche questa mattina la situazione è stata replicata, tra le parole di chi c’era e il silenzio di chi ha deciso di non esserci. Tra i secondi a spiccare è senza dubbio Nello Musumeci. Il presidente della Regione negli ultimi anni è entrato più volte in conflitto con Anas, con tanto di diffida per le presunte inadempienze che caratterizzerebbero la conduzione dei cantieri in Sicilia.
Chi, invece, da settimane rivendica il risultato è Giancarlo Cancelleri. Il viceministro alle Infrastrutture anche stamani ha messo nel mirino l’assessore regionale Marco Falcone, che aveva posto sul tavolo le proprie dimissioni in cambio di una riapertura del viadotto entro fine luglio. «Penso che le dimissioni dovrebbero rassegnarle tutti quanti alla Regione – ha detto Cancelleri -. La montagna franata cinque anni fa, che fece sedere i piloni del ponte Himera, sta ancora lì e non hanno mosso un dito». Poi sul gesto di Falcone, che si rivelerà puramente formale, Cancelleri ha commentato: «Le dimissioni poi respinte rientrano in una vicenda stucchevole».
All’inaugurazione – il traffico sarà riaperto a partire dalle 17 in entrambe le carreggiate – è stata presente invece la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli. «Il governo sta facendo un grande sforzo per superare definitivamente il gao del Sud con le aree del Nord del Paese – ha detto l’esponente del governo nazionale – Per la Sicilia ci sono 17,7 miliardi, quasi undici per le ferrovie. A ottobre ci sarà la gara per il tratto Palermo-Catania-Messina e stiamo chiedendo la fattibilità per completare l’anello di tutta la costa siciliana». A parlare è stato anche l’amministratore delegato di Anas Massimo Simonini. «In Sicilia abbiamo 76 cantieri, 71 di manutenzione programmata e cinque nuovi lavori per un investimento di 1,4 miliardi. Stiamo lavorando per il Paese e quest’isola».
Di avviso certamente diverso il presidente della Regione. Sul profilo Facebook di Musumeci è stato pubblicato un video che passa in rassegna le tante criticità e interruzioni della Palermo-Catania. «Non c’è nulla da festeggiare», scrive il governatore. Nelle immagini si sottolinea anche che «l’Anas ha impiegato 1938 giorni per alzare un pilone».