Un bimbo di 11 anni morto sul colpo, il cuginetto lotta in condizione gravissime. Si è costituito Rosario Greco, 37 anni, fuggito dopo l'incidente. È figlio di un imprenditore arrestato per tentato omicidio e accusato di collusioni con la mafia. Guarda le foto
Vittoria, arrestato l’uomo che ha travolto due bambini Aveva bevuto e assunto cocaina, risponde di omicidio
I due cuginetti stavano giocando sull’uscio di casa quando sono stati travolti da un suv arrivato a folle velocità, nonostante la strada stretta. Il più piccolo, Alessio D’Antonio, 11 anni, è morto sul colpo. Il secondo, 12 anni, lotta in gravissime condizioni. Nell’impatto con la grossa auto entrambi hanno perso le gambe. Un terzo bambino è stato ferito ma non ha riportato lesioni gravi. Nella notte si è costituito l’uomo che era alla guida: si tratta di Rosario Greco, vittoriese 37enne, figlio di Emanuele Greco detto Elio, imprenditore attivo nel settore degli imballaggi da ortofrutta e considerato vicino alla mafia. Ai Greco sono stati sequestrati beni per 35 milioni di euro. Lo stesso 37enne è stato più volte controllato in compagnia di pregiudicati e sorvegliati speciali.
Anche a bordo dell’auto Greco era in compagnia tre persone, due delle quali con precedenti penali. Uno è Angelo Ventura, figlio del presunto capomafia di Vittoria, Giambattista, l’altro è Alfredo Sortino con vari precedenti penali, il terzo è Rosario Fiore. I tre passeggeri inizialmente avrebbero tentato di favorire l’autore dell’omicidio stradale dichiarando di essere fuggiti per paura del linciaggio. Poi sono stati loro i primi a costituirsi alla polizia fornendo un’esatta dinamica di quanto accaduto e addebitando ogni responsabilità al conducente. Per loro è scattata la denuncia per omissione di soccorso e favoreggiamento. Dopo un po’ anche Greco si è presentato in commissariato. Utilissime anche le immagini di alcuni impianti di videosorveglianza che hanno ripreso le fasi dell’incidente. Greco avrebbe perso il controllo dell’auto durante una manovra azzardata di sorpasso all’incrocio con via IV aprile.
Gli esami hanno accertato la presenza di un tasso alcolemico quattro volte superiore ai limiti di legge. Mentre lo stesso 34enne avrebbe ammesso alla squadra mobile di Ragusa che indaga di aver fatto uso di cocaina. È stato arrestato ed è accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso, perché dopo l’incidente si è dato alla fuga insieme agli altri tre passeggeri che erano a bordo dell’auto. A Greco viene contestata anche la detenzione di oggetti atti a offendere: nel suv, una Jeep Renegade, c’erano uno sfollagente telescopico e una mazza da baseball.
Straziante la scena che si è presentata davanti alla porta di casa dei due bambini, nel centro storico di Vittoria, dove sono ancora visibili grandi macchie di sangue. Il bambino ferito è stato sottoposto a un intervento chirurgico durato cinque ore all’ospedale di Vittoria per poi essere trasferito in elisoccorso nel reparto di Rianimazione pediatrico di Messina. Le sue condizioni sono gravissime. «Il bambino è stato operato ma purtroppo non abbiamo potuto salvargli le gambe che sono state tranciate durante l’incidente. Le sue condizioni sono stabili ma gravi, è ancora in pericolo di vita», afferma la direttrice dell’unità operativa di terapia intensiva neonatale del Policlinico di Messina Eloisa Gitto. I due cuginetti sono figli di due fratelli e frequentavano l’istituto comprensivo Portella della Ginestra di Vittoria. Scene di disperazione si sono registrate ieri da parte dei familiari dei due bambini davanti casa e in ospedale.
Rosario Greco è un nome noto alle forze dell’ordine. Risulta rappresentante legale e socio di alcune società in realta riconducibili al padre, a cominciare dalla Vittoria Pack, finita sotto sequestro a gennaio di quest’anno nell’operazione condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania. Secondo gli inquirenti, il padre Emanuele sarebbe diventato imprenditore leader nel settore degli imballaggi da ortofrutta grazie al sostegno della criminalità organizzata: tanto Cosa nostra, dalla parte dei gelesi Rinzivillo, quanto la Stidda, per il lato del clan Dominante-Carbonaro. Di lui parlano diversi pentiti. Il successo dei Greco sarebbe legato in particolare al rapporto con Giombattista Puccio, conosciuto nell’ambiente criminale come Titta u ballerinu per essere stato in tempi diversi ritenuto legato a Cosa nostra e alla Stidda. Infine sempre Emanuele (Elio) Greco ad aprile è stato arrestato per tentato omicidio.