Il provvedimento contiene le misure concesse a Nello Musumeci, che potrà avvalersi di una struttura che verrà coordinata dal prefetto Vittorio Piscitelli. Previsti interventi per i siti di Bellolampo, Castellana Sicula, Vittoria, Trapani e Casteltermini. I fondi arrivano, in parte, dal patto per il Sud. Dubbi sull'ipotesi invio all'estero
Rifiuti, arrivata la delibera per lo stato d’emergenza Tra deroghe a codice appalti e rischio aumento Tari
Nel primo giorno di scuola per il neoassessore ai Rifiuti Alberto Pierobon, il governo regionale riceve da Roma l’attesa delibera contenente le disposizioni relative allo stato d’emergenza dichiarato un mese fa. Il provvedimento concede, infatti, al presidente Nello Musumeci, nominato commissario delegato, di derogare in più punti al codice degli appalti nell’intento di attuare al più presto gli interventi necessari per evitare che la situazione diventi irrecuperabile.
Sono sei le misure previste, tutte finanziate con fondi legati al patto per il Sud. Si parte dal completamento della settima vasca di Bellolampo, nel Palermitano, per un importo di 28 milioni e 537mila euro. Tre milioni di euro saranno destinati ai lavori per la messa in esercizio della discarica di Castellana Sicula. Altri due milioni e 450mila euro per il completamento e il potenziamento dell’impianto di compostaggio della discarica di Vittoria. A Trapani, invece, saranno finanziati lavori per 14 milioni 700 mila euro, di cui dieci per la vasca di rifiuti solidi urbani e altri 4,7 milioni per la vasca di contrada Borronea. Infine, 14 milioni andranno alla realizzazione dell’impianto di trattamento di rifiuti di Casteltermini, in provincia di Agrigento. A questi vanno aggiunti le prossime aperture di due discariche tra Enna e Caltanissetta che – secondo le stime della Regione – dovrebbero garantire il recupero dei rifiuti di entrambe le province.
Nella delibera della Protezione civile nazionale, si parla anche del progetto di invio di parte dei rifiuti all’estero, attraverso un bando che la Regione dovrebbe predisporre nel prossimo futuro. A riguardo si menziona anche una cifra: quaranta milioni di euro, che dovrebbero essere recuperati dalla tassa di smaltimento dei rifiuti, la cosiddetta Tari che, come si sa, è riscossa dai Comuni e a carico dei cittadini. In tal senso, già nelle passate settimane dall’assessorato regionale era trapelata la difficoltà a percorrere questa strada. L’ipotesi di spedire fuori dall’isola la spazzatura era stata vagliata anche dal governo Crocetta, senza però sortire risultati.
A collaborare con Musumeci, saranno il dirigente regionale Salvatore Cocina e il prefetto in quiescenza Vittorio Piscitelli. A quest’ultimo – al quale andrà un’indennità annua di 95mila euro – sarà affidato il compito di coordinare la struttura di supporto, composta da un massimo di dieci persone provenienti sia dall’interno dell’amministrazione regionale che dall’esterno. Piscitelli potrà essere coadiuvato da tre consulenti. Le deroghe nelle procedure riguarderanno soprattutto la gestione dell’affidamento dei lavori, con un più ampio ricorso a procedure ristrette e affidamenti in regime di somma urgenza.
Nell’attesa di mettere in moto la nuova struttura, Musumeci una settimana fa ha firmato la proroga per la gestione delle discariche fino al 31 maggio. Il provvedimento mira a utilizzare meglio gli impianti mobili per la biostabilizzazione dei rifiuti, trattamento obbligatorio per legge prima del conferimento in discarica. Ciò eviterà l’interruzione di servizio di raccolta e lo smaltimento dell’immondizia. Prorogata, inoltre, la gestione commissariale delle Srr.