L'assessore regionale alla Salute firma un provvedimento che risponde alle richieste del ministero e sblocca l'Accordo di programma. Soldi vecchi di 20 anni ma rimasti congelati per lungo tempo. I due interventi più importanti nel Trapanese, seguono i progetti a Catania e Palermo. Ecco tutti i dettagli
Ospedali, si sbloccano 224 milioni per 59 interventi L’elenco tra ristrutturazioni, attrezzature e nuovi siti
Quindici interventi di ristrutturazione e messa in sicurezza, 19 di adeguamento e messa a norma di strutture, nove di acquisto di arredi e attrezzature. Sono in totale 59 i progetti finanziati a favore degli ospedali siciliani. In totale 224 milioni di euro che dovrebbero migliorare il patrimonio edilizio sanitario dell’Isola. Soldi non nuovi, anzi datati di quasi 20 anni (la delibera Cipe più vecchia a cui si fa riferimento è del 1998), ma rimasti congelati nel tempo e che adesso dovrebbero essere definitivamente sbloccati grazie al provvedimento firmato dall’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. Il decreto risponde alle ultime richieste del ministero della Salute e segna un passo decisivo nell’applicazione dell’Accordo di programma tra Roma e Palermo. Il 95 per cento dei fondi arriverà dallo Stato, tramite vecchie delibere del Cipe, il restante 5 per cento è a carico della Regione.
Questi i finanziamenti per provincia: ad Agrigento 5,7 milioni; a Caltanissetta 14,8; a Catania 52,9; a Enna 18,2; a Messina 13,5; a Palermo 53,4; a Ragusa 8; a Siracusa 14 e a Trapani 43,5. Per le isole minori, 500 mila euro saranno destinati alla ristrutturazione del presidio ospedaliero Nagar di Pantelleria, mentre parte dei 5 milioni richiesti per acquisto attrezzature nel Messinese andranno all’ospedale di Lipari. Il finanziamento più importante, da 21 milioni, è destinato ad Alcamo per il nuovo presidio sanitario polivalente, dove saranno trasferiti tutti i servizi finora erogati in strutture fatiscenti. A Trapani anche il secondo intervento per valore: i 14 milioni di euro destinati all’adeguamento a norma dell’ospedale Sant’Antonio Abate.
Seguono i fondi per gli ospedali catanesi: 13,5 milioni per l’acquisto di attrezzature specialistiche per il pronto soccorso del Policlinico (ancora da avviare), e 12,2 milioni per la realizzazione di una struttura poliambulatoriale al Cannizzaro. In provincia di Palermo 13 milioni di euro vanno all’azienda Villa Sofia-Cervello per l’adeguamento a norma del Padiglione A del Cervello; altri 13 milioni per il completamente dell‘ospedale pediatrico Di Cristina di Palermo; 11 milioni vanno all’Azienda sanitaria provinciale per l’acquisto di un immobile a Bagheria per creare una Casa della Salute, dove accogliere in un’unica struttura distrettuale vari servizi sanitari.
Altri interventi minori riguardano l’attivazione e il rafforzamento di diversi Pta (punti territoriali di assistenza che in alcuni territori hanno preso il posto dei pronto soccorso, non senza resistenze da parte della cittadinanza), in questa direzione vanno i finanziamenti a Gela, Mussomeli, Adrano, Palagonia, Paternò, Giarre, Piazza Armerina, Leonforte, Sant’Alessio Siculo, Corleone, Ragusa, Pozzallo, Comiso, Augusta, Siracusa, Noto, Palazzolo Acreide, Pachino, Pantelleria, Salemi, Mazara del Vallo e Castelvetrano.
«Il decreto – fanno sapere dalla Regione – finanzia progetti immediatamente cantierabili, in prevalenza a carattere territoriale. Sono stati esclusi invece, quelli di ingente portata e di non immediata realizzazione». Secondo il presidente Nello Musumeci, «questo intervento rientra nel miliardo di euro che vogliamo prestissimo attivare, anche per dare una boccata d’ossigeno alle piccole e medie imprese. Stiamo lavorando a pieno ritmo per rimettere in moto un’economia stagnante, che ha prodotto in Sicilia solo miseria e povertà. L’altro obiettivo è quello di ammodernare strutture sanitarie rimaste fuori legge per tanto tempo».
«Abbiamo lavorato – aggiunge l’assessore Razza – per integrare, in breve tempo, le istanze del ministero, che aveva chiesto modifiche rispetto alla precedente programmazione e sbloccato una situazione che, per anni, non permetteva l’adeguamento a norma di diverse strutture ospedaliere. Molte di queste erano fatiscenti e in attesa, da oltre un lustro, dei finanziamenti previsti dal precedente Accordo di programma. Da oggi potranno adeguarsi alla normativa vigente e compiere un passo avanti importante, con risvolti positivi sia sul rischio clinico dei pazienti che sul miglioramento dell’assistenza».
Ecco l’elenco completo dei 59 interventi finanziati: