37 a favore e 44 contro: l'aula salva il presidente della regione che rimane, pero', senza maggioranza in aula
Ars, respinta la mozione contro Crocetta
37 A FAVORE E 44 CONTRO: L’AULA SALVA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CHE RIMANE, PERO’, SENZA MAGGIORANZA IN AULA
Lunghissima maratona all’Ars dove ieri è approdata la mozione di sfiducia contro il Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, presentata da centrodestra e Movimento 5 Stelle. La seduta è cominciata alle 16,00 e si è conclusa un po’ prima dell’una di stamattina.
Chi l’ha spuntata? Per dirla con Giancarlo Cancelleri, deputato del M5S, a Sala d’Ercole, sicuramente ha trionfato “la colla” che tiene i deputati saldamente attaccati alle poltrone. Sappiamo, infatti, che se la mozione di sfiducia fosse stata approvata con almeno 46 voti, il Parlamento sarebbe decaduto insieme con Crocetta.
Ragion per cui, anche chi ha criticato fortemente questo Presidente – a partire dai nove deputati cuperliani del PD (zittiti con 2 assessorati), ma anche dei cinque dissidenti di Articolo 4 – non è stato coerente con i propri giudizi e ha votato contro la mozione di sfiducia.
Come da previsioni, quindi, la mozione non è passata: 37 a favore, 44 contro.
Ma Crocetta ne esce comunque malconcio. I voti a suo favore, sulla carta, infatti, dovevano essere 50.
In Aula, al momento del voto, erano presenti 81 deputati su 90. Assenti tre deputati dell’opposizione (Giuseppe ‘Pino’ Federico, Cataldo Fiorenza, Enzo Fontana, tutti del centrodestra) e sei deputati della maggioranza di centrosinistra (Nicola D’Agostino, Franco Rinaldi, Marco Forzese, Marcello Greco, Beppe Picciolo, Bruno Marziano).
Con tutti i malumori che Crocetta ha creato in due anni di Governo, e con i nuovi malumori che ha creato nelle ultime ore con il varo della nuova Giunta, i voti in suo favore sono scesi da 50 a 44.
Numeri alla mano, il risultato della votazione dimostra che a Sala d’Ercole il Governo Crocetta continua a non avere una maggioranza.