Ars, il Governo si accingerebbe a riscrivere la manovra per riparare ad alcuni errori?

L’INDISCREZIONE CIRCOLA DA IERI SERA. I SALDI SAREBBERO ‘SALTATI’ PERCHE’ L’ESECUTIVO NON AVREBBE TENUTO NEL DOVUTO CONTO I COSIDDETTI RESIDUI ATTIVI

L’indiscrezione è ‘pesante’: sembrerebbe che la manovra di Bilancio regionale 2014 non vada bene. Ad accorgersene sarebbe stato lo stesso Governo che non avrebbe presentato emendamenti, ma starebbe lavorando a una rimodulazione. 
Lo ribadiamo: la notizia – se vera – aprirebbe un altro fronte di polemica con l’Assemblea regionale siciliana, dove la ‘bozza’ è arrivata con oltre un mese e mezzo di ritardo. E con la pretesa di approvare tutto entro l’anno o, al limite, entro i primi giorni di gennaio (per la precisione, entro i primi dieci giorni) per evitare il ricorso all’esercizio provvisorio.
Per accompagnare questa richiesta – che sa più di Stato fascista che di Stato democratico (un Parlamento deve aver a disposizione un tempo congruo per esaminare i documenti contabili e non qualche giorno!) – il Governo aveva fatto sapere che Roma e il Commissario dello Stato avevano lodato il lavoro svolto dall’assessore all’Economia, Luca Bianchi e dal suo staff (del quale, a quanto pare, fa parte qualche alto dirigente dell’Ars…).
Ora, però, i conti non tornerebbero più. se così fosse, la ‘bozza’ che il Governo ha inviato alla presidenza dell’Ars e alle Commissioni legislative non avrebbe più valore. E si dovrebbe ricominciare daccapo.
A quanto si apprende, la ‘bozza’ che Roma e l’Ufficio del Commissario dello Stato avrebbero ‘lodato’ sarebbe piena di errori. Soprattutto nella parte che riguarda le entrate. Ancora una volta – ad esempio – sarebbero stata ignorate le prescrizioni della Corte dei Conti sulla costituzione – anzi, sull’irrobustimento – del fondo rischi per tutelare la Regione ai 3 mila miliardi di residui attivi (legge entrate incerte, se non fittizie).
Insomma, un gran casino. Se le cose dovessero stare così, lo ribadiamo, l’iter dovrebbe ripartire da zero. Perché la presidenza dell’Ars e le Commissioni legislative dovrebbero ricevere la manovra rivista e corretta del Governo.
Se così fosse l’esercizio provvisorio sarebbe ancora più vicino.


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