Le cifre fornite da alcuni organi di stampa, a nostro avviso, sono in difetto. L'occasione, per la presidenza di sala d'ercole, per rendere nota la verita'. Una digressione 'metastorica' sul ruolo di segretario generale di palazzo reale
Ars/ Il giallo della liquidazione e della pensione di Tomasello: il presidente Ardizzone faccia chiarezza
LE CIFRE FORNITE DA ALCUNI ORGANI DI STAMPA, A NOSTRO AVVISO, SONO IN DIFETTO. L’OCCASIONE, PER LA PRESIDENZA DI SALA D’ERCOLE, PER RENDERE NOTA LA VERITA’. UNA DIGRESSIONE ‘METASTORICA’ SUL RUOLO DI SEGRETARIO GENERALE DI PALAZZO REALE
Leggiamo su alcuni giornali notizie sulla liquidazione e sulla pensione dellormai ex segretario generale dellAssemblea regionale siciliana, dottore Giovanni Tomasello. Questultimo, comè noto, è andato in pensione ed è stato sostituito da Sebastiano Di Bella (notizia che si è concretizzata due giorni fa, ma che il nostro giornale ha scritto nel gennaio di questanno), già capo di gabinetto dell’attuale presidente dell’Ars, onorevole Giovanni Ardizzone.
Leggiamo che Tomasello andrebbe in pensione con una buonuscita di circa un milione e mezzo di euro. E che percepirebbe una pensione di 13 mila e 500 euro al mese.
A noi, se proprio la dobbiamo dire tutta, queste cifre sembra sbagliate in difetto. A nostro avviso, è più alta sia la liquidazione, sia lindennità pensionistica che il dottore Tomasello percepirà.
Noi riteniamo che, su un fatto del genere, linformazione deve essere corretta, senza luso del condizionale. Sappiamo che il presidente dellArs, onorevole Giovanni Ardizzone, è persona attenta e corretta. Confidiamo nel fatto che, entro oggi, la presidenza dellArs, con un comunicato ufficiale, spieghi ai siciliani due cose.
Prima cosa: perché il segretario generale della presidenza dellArs guadagna queste cifre da capogiro.
Seconda cosa: a quanto ammontano la liquidazione e lindennità di pensione del dottore Tomasello.
Detto questo, noi non riteniamo sbagliato che il presidente dellArs che si insedia si circondi di persone fidate. A cominciare dal segretario generale.
Certo, occupandoci di politica regionale da qualche anno – o decennio – ricordiamo che non sempre è stato così. Il vezzo, chiamiamolo così, di cambiare il segretario generale con larrivo di un nuovo presidente dellArs è iniziato nei primi anni 90. E da allora si è andati avanti così.
Noi non ci scandalizziamo. Non comprendiamo, però, perché il segretario generale dellArs debba usufruire di unindennità di circa 600 mila euro lordi allanno. Che, tradotto per i comuni mortali, significa 300 mila euro netti allanno in busta paga. Una cifra assurda non perché cè la crisi, ma perché è assurda come cosa in sé.
Lo prevede una legge? Bene: si cambi la legge. Poi, diciamolo con chiarezza. Cè un referendum in corso per la cosiddetta responsabilità civile dei magistrati. Ma nessuno parla della responsabilità degli alti burocrati. Come mai?
Chi verifica il lavoro svolto dai superburocrati? Se non ricordiamo male, lavventura del dottore Tomasello inizia con la presidenza dellArs di Francesco Cascio, nella legislatura 2008-2012. Se non ricordiamo male, tra il 2008 e il 2012 ci sono state impugnative storiche di leggi approvate dallArs come non si erano viste mai. E non è per niente cambiato il modo oscuro di scrivere le leggi: stile oscuro che ha un solo obiettivo: non far conoscere al cittadino gli imbrogli combinati dal legislatori di Sala d’Ercole.
Sbagliamo, o il lavoro di un segretario generale di un Parlamento dovrebbe essere valutato anche dalla qualità delle leggi, nei contenuti e e nella forma?
Sì, anche nei contenuti. Perché se i legislatori – come è capitato di recente – insistono col proporre leggi incostituzionali, i burocrati dellArs hanno il diritto-dovere di avvertire i parlamentari di Sala dErcole, mettendolo per iscritto, a futura memoria. Cosa che è avvenuta di recente con le legge, in molti punti sbagliata, sulle incompatibilità: cosa che, per lappunto, è stata segnalata in tempo dallalta burocrazia dellArs e non ascoltata dal Governo. Che poi è andato a sbattere, visto che la legge è stata malamente impugnata.
In questo caso, come si può notare, la burocrazia dellArs ha svolto bene il proprio ruolo. In altri casi, quando, ad esempio, avalla – e certe volte promuove – leggi scritte in pessimo italiano con il solo fine di non far conoscere la verità delle cose ai cittadini, svolge male il proprio lavoro.
Concludendo, alla luce di quello che ha fatto da segretario generale, non ci sembra che il dottore Tomasello si sia particolarmente distinto. Anzi.