Ars, il 2014 si apre con l’incognita della scomparsa di oltre 200 Comuni siciliani

CON LA FORMULAZIONE DELLA FINANZIARIA – CHE ANDRA’ IN DISCUSSIONE TRA QUALCHE GIORNO A SALA D’ERCOLE – SPARIREBBERO PER MANCANZA DI SOLDI LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI CON MENO DI 5 MILA ABITANTI. DA QUI L’EVENTUALITA’ DI UNO SCONTRO POLITICO-ISTITUZIONALE

Sembra lunedì, invece è solo giovedì. Per la politica siciliana si attende un fine settimana elettrico. Il 4 Sala d’Ercole dovrebbe riprendere i lavori. All’ordine del giorno c’è la Finanziaria 2014. La notizia è che, da oggi i precari degli enti locali – che fino a qualche settimana fa erano 23-24 mila, poi diventati 30 mila circa e che oggi sono 18 mila e 500 – non hanno contratto.
In realtà, il loro contratto è scaduto il 31 dicembre. Ma il ritorno in ufficio dovrebbe essere previsto per oggi. In questo momento, se i precari si trovano negli uffici dei Comuni, sono lì senza contratto. Sotto la responsabilità dei Sindaci. La manovra Finanziaria 2014 si dovrebbe occupare anche di loro. Per i precari sono stati trovati 300 milioni di euro con i quali gli dovrebbe essere garantito il contratto a partire dall’1 gennaio di quest’anno.
Il loro contratto verrebbe garantito grazie ai tagli operati sugli stessi Comuni e, soprattutto, sui servizi che i Comuni dovrebbero offrire ai cittadini: servizi che verrebbero tagliati. A cominciare dai servizi sociali, che subirebbero un quasi smantellamento. 
Questo, ovviamente, se l’Aula approverà la manovra così com’è stata congegnata dal Governo di Rosario Crocetta.
Fino ad oggi tutti i pagamenti della Regione sono bloccati. Di solito, quando Bilancio e Finanziaria non vengono approvati entro il 31 dicembre si ricorre all’esercizio provvisorio. Ma questa volta il Governo Crocetta ha detto “no” all’esercizio provvisorio. Che significa questo? Semplice: che la Regione è senza Bilancio. Cosa, questa, che comporterà ulteriore ritardo nell’avvio dei pagamenti.
Superfluo aggiungere che, senza esercizio provvisorio, non potranno essere pagati gli stipendi ai dipendenti della Regione. Una mossa abile, quella del Governo, per costringer l’Ars ad approvare la manovra a ‘scatola chiusa’. Anche se abbiamo il dubbio che non sarà così. Noi, infatti abbiamo il dubbio che la Finanziaria, molto imbrogliata, del Governo Crocetta, darà luogo a lunghe discussioni all’Ars.
Per quello che ne sappiamo, prima di Capodanno, a Sala d’Ercole, non c’era intesa tra maggioranza e opposizione. E tutti gli emendamenti – circa mille e 200 – presentati in Commissione Bilancio e Finanze potrebbero essere ripresentati in Aula.
La discussione, a nostro avviso, si annuncia lunga. Con l’incognita dei Sindaci. La Finanziaria, infatti, elimina il Fondo per le Autonomie locali (che in teoria potrebbe essere ripristinato a colpi di emendamenti dall’Aula). Ma, fino a questo momento, il Fondo per le Autonomie locali non c’è. E per circa 200 Comuni con meno di 5 mila abitanti si profila la soppressione forzata per mancanza di risorse finanziarie.
Che significa tutto questo? Intanto una spaccatura tra grandi e piccoli Comuni dell’Isola. I piccoli Comuni – quelli con meno di 5 mila abitanti – non hanno alcun interesse a sparire. Ed è probabile che daranno battaglia. Come? Per esempio, minacciando di far esplodere la questione precariato. Avviando il licenziamento dei precari. Tanto, se debbono sparire – perché con questa Finanziaria spariranno – perché dovrebbero favorire una politica regionale che si vuole massacrare?
La partita è aperta.


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