Costi altissimi e tassi di produttività pericolosamente vicini allo zero. I Cinquestelle all'Assemblea regionale mettono in discussione l'apparato parlamentare, a partire dalle ore di lavoro del 2018: in media, circa 20 al mese. Per un costo di mille euro al minuto
«Ars costa come la Casa Bianca, ma non produce» Dal M5s la proposta di multare i deputati fannulloni
Scarsa produttività e costi esorbitanti. Il Movimento 5 Stelle all’Ars presenta un corposo dossier sui costi del Parlamento più antico d’Europa, raccontando l’inerzia del Palazzo della politica siciliana con paragoni che arrivano fino alla Casa bianca statunitense. Secondo le cifre presentate questa mattina in una conferenza stampa all’Ars dai deputati pentastellati, la White House avrebbe un costo annuo di 136 milioni di euro, pari a quello del Palazzo dei Normanni, «di cui – ha precisato Stefano Zito – 15 milioni legati al costo dei deputati».
L’obiettivo dei parlamentari pentastellati è «spronare tanto Micciché, quanto Musumeci», ma intanto presentano anche una proposta di legge che prevede sanzioni per le assenze ingiustificate, con riduzioni dal 2 al 10 per cento dello stipendio da parlamentare. Tecnicamente si tratta di una proposta di modifica del regolamento dell’Ars, che sarà presentata nei prossimi giorni.
«Da parlamentare giovane, eletta al primo mandato – ha ammesso Elena Pagana – mi aspettavo di più da questa Assemblea e dispiace dover ammettere l’inerzia dell’istituzione a 15 mesi dall’insediamento. L’articolo 36 del regolamento stabilisce che, se un componente di commissione si assenta senza giustificato motivo per tre sedute consecutive, il presidente dell’Assemblea infligge la censura e in caso di ulteriore assenza ingiustificata, lo dichiara decaduto, ma si tratta di una regola mai applicata».
E ancora, dai verbali delle sedute emergerebbe che nel 2018 l’Assemblea abbia lavorato mediamente 20 ore e mezzo al mese «anche se ci sono mesi in cui si è molto al di sotto di questa media» ha sottolineato Stefano Zito. Numeri che tengono conto delle sedute dell’aula e non delle commissioni parlamentari che si svolgono, quasi sempre, settimanalmente. Soltanto 21 le leggi approvate nel 2018, ma sottraendo quelle finanziarie (e obbligatorie), il totale scende ad appena nove norme.
Passando invece ai costi, secondo i 5 Stelle la macchina parlamentare costerebbe mille euro al minuto, almeno in rapporto alle ore in cui ha lavorato lo scorso anno, meno di 250, e appunto ai 15 milioni di euro pagati per le indennità dei parlamentari. In Sicilia i deputati, nel 2018, hanno lavorato nell’aula del Parlamento regionale appena 7,52 giorni al mese, in totale 87 giorni in un anno. Il record negativo a maggio, appena 4 ore e 34 minuti. E adesso i 5 Stelle corrono ai rimedi. E presentano una proposta destinata ad alimentare le polemiche, con l’obiettivo di multare i deputati fannulloni.