Orazio Benedetto Cocimano, reggente militare della famiglia Santapaola-Ercolano, è stato arrestato ieri sera con l'accusa di estorsione. Dal 2009 chiedeva il pizzo a un imprenditore edile. Secondo la Dda di Catania, era l'uomo più importante di cosa nostra etnea
Arrestato reggente del clan Santapaola L’accusa è di estorsione aggravata
Orazio Benedetto Cocimano, 47 anni, è stato arrestato con l’accusa di estorsione continuata e aggravata nei confronti di un imprenditore edile. Tra gli elementi più importanti nell’organico della cosca Santapaola-Ercolano, è indicato come il reggente militare della famiglia.
La dda di Catania lo ha arrestato ieri sera. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, dal 2009 Cocimano ha imposto il pagamento del pizzo a un imprenditore edile. Ad aggravare l’accusa contribuisce l’aver commesso il reato nei tre anni successivi al periodo di sorveglianza speciale, misura preventiva che ha avuto termine nel novembre 2008. Le somme da versare periodicamente – estorte con «tipiche modalità mafiose» – andavano dai due ai cinquemila euro. La vittima, rappresentante di un’impresa catanese, in un primo momento ha negato sia i pagamenti che le minacce.
Sulla base delle deposizione di alcuni collaboratori di giustizia, il compito principale di Cocimano era proprio rimpinguare la cassa degli stipendi attraverso la riscossione delle estorsioni . E’ considerato dagli inquirenti l’uomo più importante di cosa nostra etnea.
Orazio Benedetto Cocimano in passato è già stato fermato con accuse analoghe: nel 1996 è stato arrestato per tentata estorsione e poco più di un anno dopo per estorsione continuata. Per entrambi i reati è già stato condannato con sentenza definitiva. Nel 2000 è stato arrestato con l’accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso e finalizzata al traffico di droga. Nel novembre 2005 – la sentenza è divenuta irrevocabile nel luglio 2007 – è stato condannato a 5 anni e 6 mesi per associazione per delinquere di tipo mafioso.
[Foto di Guesus]