Due nuovi arrivi nella giunta regionale presieduta da raffaele lombardo. Alessandro aricò, parlamentare regionale di futuro e libertà è il nuovo assessore regionale al territorio e ambiente. Sostituisce sebastiano di betta, che ha rassegnato le dimissioni qualche giorno fa. Al via anche la nomina del nuovo assessore al lavoro e famiglia: si tratta di giuseppe spampinato dell'api, anche lui parlamentare regionale, anche se da qualche giorno (è subentrato a nino di guardo, pd, eletto sindaco di misterbianco).
Aricò e Spampinato nella Giunta Lombardo
Due nuovi arrivi nella giunta regionale presieduta da Raffaele Lombardo. Alessandro Aricò, parlamentare regionale di Futuro e libertà è il nuovo assessore regionale al Territorio e Ambiente. Sostituisce Sebastiano Di Betta, che ha rassegnato le dimissioni qualche giorno fa. Al via anche la nomina del nuovo assessore al Lavoro e Famiglia: si tratta di Giuseppe Spampinato dell’Api, anche lui parlamentare regionale, anche se da qualche giorno (è subentrato a Nino Di Guardo, Pd, eletto sindaco di Misterbianco).
Escono due tecnici ed entrano due politici.
Prende la palla al balzo il capogruppo del Pd all’Ars, Antonello Cracolici, impegnato in un’operazione di ricambio della faccia, visto che la prima l’ha perduta, appoggiando – complice quasi tutto il suo partito – dal 2008 ad oggi, il Governo Lombardo.
“La nomina di esponenti politici in giunta – dice Antonello Cracolici – ha chiuso l’esperienza del governo tecnico. Prendiamo atto che Lombardo ha mutato la natura del governo regionale, conseguentemente cambia il rapporto fra il Pd e il governo. Mercoledì convocherò il gruppo parlamentare del Pd all’Ars per valutare, insieme con il partito, la nuova situazione”.
Come abbiamo annunciato ieri, il Pd di Cracolici, Giuseppe Lumia, della corrente ‘Innovazioni’ e anche l’area Letta, dopo aver ‘gozzovigliato’ con Lombardo per quattro anni, impedendo la celebrazione di un referendum regionale del Pd siciliano (che avrebbe pronunciarsi proprio sulla presenza o meno del Pd nel Governo Lombardo) cambia linea politica.
Ora, per Lumia, Cracolici e compagnia bella il Governo Lombardo è diventato ‘acitigno’. La vittoria di Leoluca Orlando a Palermo ha scompaginato il quadro politico siciliano. E il Pd siciliano non vorrebbe restare fuori dallo schieramento politico di sinistra – o di centrosinistra – che presenterà un proprio candidato alla guida della Regione siciliana (si parla di un noto magistrato che non è Piero Grasso).
In pratica, le stesse facce del Pd che per quattro anni hanno ‘banchettato’ con Lombardo, adesso si propongono in ‘alternativa’ a Lombardo. Una farsa. Né si può chiedere al Pd dell’Isola di cambiare almeno le facce per salvare la faccia, perché Cracolici, Lumia, Cardinale, Papania, Genovese e via continuando non ne vogliono sapere di farsi da parte. Per questi signori il Pd è un fatto ‘padronale’.
La partita sulle elezioni regionali è già aperta. Ma non è detto che il Pd – che peraltro, in termini elettorali, è ormai in caduta libera – riesca a entrare a far parte dello schieramento di sinistra – o di centrosinistra – che proporrà un proprio candidato alla Regione. Esiste – anche se molti nel Pd siciliano non ci crederanno – una condizione che si chiama dignità politica. E non tutti – a differenza del Pd siciliano – sono disposti a perderla…
Quanto alla nuova Giunta Lombardo, si aspettano da un momento all’altro le dimissioni di Gaetano Armao. Al sup posto dovrebbe andare Riccardo Savona, fino a oggi presidente della commissione Bilancio e Finanze dell’Ars.
Non sono da escludere altre dimissioni.