Apre parco Libero Grassi, ma è pulito solo a metà Il figlio: «Tocca ai cittadini custodire questo posto»

«Non basta ripulire e riaprire i cancelli. Bisogna fare conoscere questo posto, farlo diventare veramente di tutti». È questo lo step successivo al quale bisogna dedicarsi adesso secondo Davide Grassi, il figlio dell’imprenditore ucciso da Cosa nostra 26 anni fa, a proposito del parco di Acqua dei Corsari dedicato proprio al padre e rimasto chiuso per sette anni. Costato all’amministrazione comunale ben cinque milioni di euro, dopo poco tempo dalla sua inaugurazione nel 2007 ha cambiato presto volto, trasformandosi negli anni da paradiso cittadino a mega discarica a cielo aperto, fino alla chiusura definitiva dei cancelli per inagibilità. Ieri è stato parzialmente riaperto: a essere fruibile da adesso sarà la parte finale del parco, quella con il bellissimo anfiteatro che si affaccia sul mare.

«Quello di oggi è un grande risultato che va custodito e presidiato, se non lo faremo non ci potremo lamentare se ci saranno di nuovo i copertoni – dice ancora Davide Grassi – Un compito questo che spetta all’amministrazione comunale ma anche ai palermitani, che devono essere i primi ad avere l’interesse a custodire questo luogo e a raccontarne la bellezza». un posto, però, ancora sconosciuto ai più, persino ai residenti della zona. A fermarne qualcuno lungo via Messina Marine per chiedere indicazioni e curiosità, infatti, la risposta è sempre la stessa: «Parco? Qui? Ma quale parco, scusi?». «È logico che oggi per strada a chiedere indicazioni per arrivare in questo luogo, nessuno sappia dove sia e che addirittura si tratti di un parco – ribatte il figlio di Grassi – Raccontiamolo, dopo averlo riaperto».

Gli fa eco Aldo Penna, uno di quelli che più si è battuto per la riqualificazione e la riapertura di questo luogo della città. C’era anche lui un anno fa a pedalare in ricordo di Libero Grassi sino all’area verde, dopo un ingresso rocambolesco attraverso quello che prima era un cancello sigillato e pericolante. Cos’è cambiato da quel giorno? «Io direi che è cambiata la prospettiva, che a volte è tutto, nel senso che l’anno scorso eravamo pieni di rabbia per via dei tanti anni di abbandono di questo luogo. Oggi invece siamo pieni di speranza, per via di questa timida ripresa dovuta alla parte del parco che è stata ripulita – spiega – Mancano ancora molte cose, è vero, ma è già uno spazio che la gente può cominciare a vivere. Mentre prima era un’avventura calpestare questi luoghi, adesso si può iniziare a immaginare cosa farci». Luoghi, quelli dell’anfiteatro, ripuliti dagli operai di Rap e Reset.

Lui e gli altri cittadini del Comitato che in questi anni ha lottato per il recupero del parco si stanno dando già da fare: «Martedì 5 settembre alle 17.30 ci ritroveremo qui con artisti e portatori di interesse per attivare una sorta di concorso di idee su cosa fare dentro questo parco, che potrà vivere solo se la gente lo prenderà a cuore e gli interessi di ogni associazione saranno tessuti in termini di comunità», precisa Penna. Di fianco a lui c’è anche il chimico Eugenio Cottone, che si lascia andare a fantasie e progetti da realizzare: «Ora che qui è tutto pulito, basterebbero 45 giorni per organizzare un grande evento adatto a questo tipo di scenario. Per esempio un concerto sul mare, come quelli che si organizzano a Ravenna: si potrebbe portare qui l’orchestra sinfonica e farla esibire all’alba». Sogna in grande, Cottone. Ma già a guardarlo così, questo parco, con i suoi spazi ancora da colmare e ai quali dare un senso, si perde già il contatto con la realtà e davvero è facile pensare di potervi realizzare qualcosa di magnifico.

Più ottimista rispetto all’anno scorso è anche l’ex vice sindaco Emilio Arcuri, riconfermato assessore alla Rigenerazione urbanistica e urbana: «Abbiamo fatto un passo in avanti e ripreso le procedure che in qualche modo si erano interrotte nel rapporto con la Regione – spiega – Ripartendo da lì e guardando il carteggio della Regione stessa, abbiamo visto che le ultime note dicevano: “una volta sistemato e ripulito, ridatecelo che noi faremo l’analisi del rischio”», strumento fondamentale per scoprire la presenza di eventuali agenti inquinanti nel suolo e nelle acque e i possibili rischi per la salute umana. Arcuri racconta anche di aver dato un ultimatum alla Regione: «Ho chiesto di fissare entro il 25-30 settembre una data utile per la riconsegna del parco, ci resta solo di rifare la cancellata, cioè la protezione esterna. Dopodiché – conclude – la Regione farà l’analisi e quello che è necessario per rendere il luogo sostanzialmente fruibile». 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

È rimasto chiuso per sette anni, trasformandosi in una discarica a cielo aperto. Adesso una parte dell'area verde dedicata all'imprenditore ucciso 26 anni fa dalla mafia torna a essere fruibile, ma è ancora tanto quello che c'è da fare. Aldo Penna: «Prima era un’avventura calpestare questi luoghi, adesso si può iniziare a immaginare cosa farci». Guarda le foto

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]