In giro per la città dello Stretto da qualche giorno scorazza una moto ape che vende prodotti tipici siciliani: arancini e pidoncini, ma anche fritture di pesce, fettuccine di totano e polpette di merluzzo. «L'importante per noi è la qualità del prodotto e il suo legame con la nostra isola», spiegano i promotori
Apeat, lo street food che viaggia su una lapa speciale Idea di 5 giovani, cobranding con il Birrificio Messina
Da qualche giorno nelle strade di Messina è possibile incontrare una moto ape dai colori inconfondibili: strisce celesti e azzurre. È il mezzo dei ragazzi di Apeat, termine che unisce la parola «ape» con quella inglese «eat (mangiare)». Il nuovo street food messinese ideato da cinque giovani propone le eccellenze gastronomiche siciliane a portata di mano, o meglio di strada, in una veste diversa dal solito.
I protagonisti di quest’avventura sono Daniele Travisano, 25 anni appena laureato in Economia; Federica Mulè, 27 anni titolare i negozi di abbigliamento in pieno centro a Messina; Peppe Cardiano, 32 anni titolare di alcuni bar del centro; e i fratelli Gabriele e Giuseppe Arcovito, di 27 e 30 anni, organizzatori di eventi e gestori di lidi. «L’idea di lanciare questo brand nasce da piccole intuizioni – spiega Daniele -, volevamo mettere su strada una friggitoria ambulante. Qualcosa che in altre nazioni è realtà, ma qui è ancora poco diffusa». Ma lo street food doveva essere sfizioso. A cominciare dal veicolo. «Volevamo essere facilmente riconoscibili – spiega – e abbiamo pensato di puntare su un simbolo che richiama la Sicilia come la moto ape».
Sul fronte gastronomico «spazio ad arancini e pidoncini, ma anche a fritture di pesce come lo sciobaccheddu (piccolo pesce che fritto può essere mangiato per intero, senza deliscarlo), fettuccine di totano e polpette di merluzzo». Ce n’è per tutti i gusti. «L’importante per noi è la qualità del prodotto e il suo legame con la nostra Isola -prosegue Daniele – vogliamo valorizzare il concept di street food unendolo a quello della Sicilia e della sua cultura gastronomica, che è riconosciuta a livello internazionale».
I cinque ragazzi si sono autofinanziati e hanno messo in strada al momento un solo mezzo, rintracciabile grazie ad un sistema di geolocalizzazione. «Basta andare sul nostro sito, Apeat.it, per sapere dove siamo – proseguono gli ideatori del nuovo brand -. Aspettiamo di ottenere un accesso al credito per portare in strada altre due moto ape». Insieme ai prodotti tipici messinesi e siciliani, Apeat proporrà a breve anche un cobranding con il Birrificio Messina. «Speravamo di poter partire subito con le loro birre – conclude Travisano – ma non è stato possibile. Al momento proponiamo un’altra birra siciliana, la Seme dorato. Appena saranno pronte quelle dei 15 mastri birrai messinesi saremo felici di abbinarle alle nostre sfizioserie».