Anche la Bielorussia contro lo smembramento dell’Ucraina. Manifestazioni per la pace in Russia

di Gabriele Bonafede

Anche il Ministro degli esteri Bielorusso Vladimir Makei si è pronunciato contro lo smembramento dell’Ucraina, intervenendo a Riga a margine di una visita presso la Repubblica della Lettonia.

I minsitri degli esteri di Bielorussia e Lettonia, Makei e Rink?vi?s, stringono la mano.

Lo comunica lo stesso sito ufficiale del Ministero degli Esteri della Lettonia:

“Foreign Ministers Rink?vi?s and Makei expressed a common position regarding the developments in Ukraine and supported Ukraine’s territorial integrity, also voicing hope that the situation will stabilise soon”: Traduzione in italiano: “I Ministri degli esteri  (lettone e bielorusso) Rink?vi?s e Makei hanno espresso una posizione comune riguardo agli sviluppi in Ucraina e sostengono l’integrità nazionale dell’Ucraina, esprimendo la speranza che la situazione si stabilizzi presto”.

Ecco il link del comunicato completo in lingua inglese: http://www.mfa.gov.lv/en/news/press-releases/2014/february/27-3/

Teoricamente la Bielorussia, che si trova tra Ucraina, Russia e Paesi Baltici, è uno dei più fedeli alleati della Russia. Ma non sarebbe la prima volta che il governo di Minsk si ritrovi in una posizione diversa da Mosca.

La notizia è stata riportata anche dall’agenzia Itar-Tass ed è visibile in questo link: http://en.itar-tass.com/world/721388 in lingua inglese, con maggiori dettagli.

Mosca, manifestazione contro la guerra

Anche il Kazakhstan, potenziale alleato di Mosca, non ha finora espresso una posizione riguardo alla crisi ucraina almeno a giudicare dal proprio sito ufficiale dove si nota il riserbo. Anzi, fa capolino una notizia che riporta il numero dei morti di alcuni giorni fa durante le proteste a Kiev.

Nel frattempo si moltiplicano le manifestazioni contro la guerra in Ucraina, a partire dalle città russe: a San Pietruburgo, come a Mosca, Yekaterinenburg (negli Urali) e in alte città russe alcuni manifestanti rischiano l’arresto pur di esprimere il disaccordo con la politica del loro governo. Appaiono cartelli che esprimono dissenso all’eventualità di mandare giovani russi a combattere contro “i fratelli ucraini”. In Russia, inoltre, abitano almeno due milioni di ucraini.

Manifestazione contro guerra a Simferopoli in Crimea.

Nel resto d’Europa si registrano manifestazioni nelle capitali: a Roma come a Londra e a Varsavia manifestanti di nazionalità o origine ucraina, insieme a cittadini di altri Paesi, si esprimono contro l’intervento russo e a salvaguardia dell’integrità nazionale.

Rai News 24 ha intervistato il uno degli organizzatori della manifestazione italiana che ha espresso il proprio dissenso nei confronti dell’intervento militare in atto in Crimea.

Anche in città ucraine a forte presenza russa, come Dnipropetrovsk si sono registrate manifestazioni contro l’intervento russo, così come in Turchia (Ankara) e nella stessa Crimea ritenuta ormai nelle mani delle forze russe.

Ekaterinenburg (Russia) proteste contro la guerra in Ucraina

Intanto la diplomazia italiana cerca di attivare il dialogo. Questo il comunicato diramato oggi dalla diplomazia italiana nel sito della Farnesina:

“Un esame della situazione in Crimea e le possibili iniziative politico-diplomatiche per favorire l’allentamento della tensione nell’area sono state oggetto di un riunione di coordinamento tra il Ministro degli Esteri Mogherini, i Consiglieri diplomatici del Presidente della Repubblica, del Presidente del Consiglio e del Ministro della Difesa, il Direttore del Dipartimento per l’Informazione e la Sicurezza e funzionari della Farnesina, alla vigilia della riunione di domani del Consiglio Affari Esteri dell’UE a Bruxelles.

Dalla riunione è emersa l’opportunità di sostenere ogni sforzo volto a prevenire contrapposizioni pericolose e l’acuirsi di tensioni nel sud est dell’Ucraina mantenendo aperti tutti i canali di dialogo a livello internazionale.”


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