Amg, dalla giunta ok a budget 2017 e piano industriale Utile di novemila euro, in arrivo pensionamenti a raffica

Con una delibera affissa sull’albo pretorio la giunta Orlando ha approvato il budget 2017 e il piano industriale 2017/2019 dell’Amg Energia, la partecipata che gestisce la rete elettrica e a gas di Palermo. È il terzo documento finanziario approvato dall’amministrazione dopo Reset e Sispi in vista del cosiddetto bilancio consolidato. Ormai, infatti, è un obbligo di legge presentare la situazione finanziaria e patrimoniale di un Comune in tutte le sue ramificazioni, ovvero gli enti strumentali e le società controllate e partecipate. La scadenza è il 30 settembre ma considerando che ci sono di mezzo le elezioni il tempo stringe.

Il valore della produzione torna a crescere (+3,36 per cento) dopo il netto calo dell’anno scorso passando da 34,7 a 35,9 milioni, di cui 30,2 milioni di ricavi da vendite e prestazioni. Di questi, 11,3 milioni da Palazzo delle Aquile: 8,3 per la pubblica illuminazione e i restanti 3 milioni per il videocontrollo e la manutenzione ordinaria degli impianti di riscaldamento e condizionatori. Gli altri 21,7 milioni di ricavi invece arrivano da vendite e prestazioni per soggetti esterni: la gestione della rete gas, la manutenzione degli uffici giudiziari, e così via. 

Restano comunque lontani i numeri a consuntivo 2014 (36,9 milioni) e soprattutto a consuntivo 2015 (oltre i 40 milioni, un 10,34 per cento in più). Il costo della produzione è invece di 35,5 milioni (con un margine operativo lordo di quasi 6) contro i 35,2 dell’anno scorso (era 36,7 nel 2015 e 33,9 nel 2014): la differenza positiva col valore della produzione è di +402mila euro ma fra oneri finanziari (-377mila euro) e tasse (-16.512 euro) rimane un utile di appena 9.036 euro.

Su queste cifre pesano i 974mila euro in meno frutto dei «meccanismi di contenimento delle tariffe del gas contenuti nella normativa di settore a partire dal 2016» ma anche «il mancato adeguamento nei contratti di servizio dei corrispettivi per la pubblica illuminazione e l’energia». L’adeguamento è considerato necessario dalla società per mantenere i conti in ordine «in maniera strutturale», altrimenti c’è il rischio che i servizi offerti non siano abbastanza redditizi, specie in previsione della prossima gara di affidamento della distribuzione del gas, per la quale serve anche un più cospicuo piano di investimenti. Il piccolo margine di esercizio è comunque un dato positivo, se si considera che il budget 2016 si era chiuso con una perdita di 798mila euro, ma va detto anche che il consuntivo 2015 registrava un utile di 1,4 milioni: il calo è del 99,3 per cento.

Gran parte del valore di produzione, il 55,5 per cento, è assorbito dal costo del personale, che dal 2015 ha iniziato a lievitare rispetto ai 17,2 milioni di tre anni fa: 19,68 milioni, poi 19,63 a consuntivo 2016 e 19,9 previsti per quest’anno. Crescita dovuta ai cinque dipendenti inseriti in organico di recente grazie alla mobilità interaziendale. Quest’anno nove dipendenti andranno in pensione ma l’Amg ha chiesto al Comune l’inserimento di undici nuove figure professionali. L’anno prossimo ci saranno altri 12 pensionamenti, nel 2019 14: servirebbero in tutto 32 assunzioni. 

Il costo dei servizi è di 4,9 milioni, con un +43,9 per cento sul 2015 (quando ammontava a 3,4 milioni): tra le voci più rilevanti le assicurazioni (oltre mezzo milione), canoni e assistenza per le procedure informatiche e il progetto di bonifica dell’area di via Tiro a Segno: attualmente «è in corso lo svuotamento dei gasometri e il conferimento delle acque presso l’impianto di depurazione Amap di Acqua dei Corsari».

Il piano di investimenti da 5,2 milioni (con fondi propri o dall’iniziativa della commissione europea Jessica) prevede manutenzioni straordinarie di rete e impianti per 1,5 milioni, nuovi allacciamenti per un milione, impianti di telecontrollo e videosorveglianza (570mila euro) e la fornitura e la posa di misuratori Smart Gas per 1,7 milioni. E ancora 637mila euro per l’impianto Amat di viale Francia (per i bus a metano), 2,4 milioni per la nuova sede a basso consumo energetico classe A+, 255mila per l’autoparco. 


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