Amat, tra tagli e incertezze spunta la grana Euroservice «Vogliono buttare a mare 40 persone, è cannibalismo»

L’entrata in servizio dal primo giugno dei nuovi autisti sembrava essere una boccata d’aria fresca per Amat. Nella partecipata del Comune deputata alla gestione del servizio di trasporto pubblico, tuttavia, le cose sono tutt’altro che serene. Il primo giugno è stato infatti anche il giorno dello sciopero di parte dei dipendenti, sulla scia della manifestazione nazionale, per chiedere il rinnovo del contratto di categoria. Un rinnovo che dovrebbe coincidere con quello del contratto di servizio chiesto da tempo e a gran voce a Palermo, ma di cui a oggi non si ha nessuna notizia e per le sorti del quale c’è molta apprensione, specie dopo che Palazzo delle Aquile ha deciso di tagliare di oltre il dieci per cento per il primo bimestre del 2021 il contributo che eroga all’azienda. Una scelta che ha tolto di fatto alle casse di Amat 500mila euro, con l’ingresso di 4,1 milioni in luogo dei soliti 4,6. 

Altro insoluto sul tavolo è inoltre il contenzioso fiscale tra lo stesso Comune e l’azienda, che a conti fatti potrebbe gravare sulle spalle dell’azienda per un totale di 126 milioni di euro. Tutti argomenti che avevano portato a un altro sciopero, l’ennesimo, già a metà maggio. Adesso però un’altra grana si aggiunge alle tante che già deve affrontare il Comune, quella dei dipendenti della Euroservice Srl, l’azienda che a oggi svolge il servizio di pulizia dei mezzi dell’Amat, che già dal primo del mese ha comunicato ai propri 40 dipendenti il licenziamento collettivo dovuto alla scadenza dell’appalto a partire dal 30 giugno. 

L’appalto, infatti, non sarà rinnovato, con il servizio di pulizia che sarà internalizzato – o quasi – passando nelle mani di un’altra partecipata comunale, la Reset. «Sto lottando come ho fatto la prima volta e continuerò a farlo – dice a MieridioNews Mimma Calabrò, segretaria generale Fisascat Cisl Palermo Trapani – Vogliono dare tutto a Reset e buttare praticamente a mare queste 40 persone. Tutto quello che potrò fare lo farò, già martedì abbiamo avuto uno scontro pesante durante un incontro sulle partecipate e al sindaco ho detto che non si può fare macelleria sociale, non si può fare cannibalismo, queste persone devono continuare a lavorare».

L’interruzione dei rapporti tra Amat ed Euroservice, inoltre, andrebbe a creare caos anche nella gestione interna di Reset, che per il Comune di Palermo svolte gli incarichi più disparati. «Si innescherebbe il meccanismo di un’assurda guerra tra poveri – aggiunge Calabrò – con un triplice effetto negativo: i lavoratori che da anni operano all’interno dell’appalto perderebbero il proprio posto, i lavoratori Reset che da troppo tempo attendono l’esigibilità degli accordi sottoscritti dovrebbero accontentarsi di una manciata di ore a tempo determinato per pochissime unità, e si darebbe vita a un meccanismo discriminatorio nei confronti degli altri loro colleghi Reset».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]