A smentire le voci circolate in queste ore di una possibile razionamento delle riserve idriche in alcune zone della città a partire dal 12 febbraio, è la presidente dell’Amap che puntualizza: «Una volta nominato lo stato di emergenza da parte del Cdm, sarà il commissario a stabilire come e quando far partire la turnazione nella città»
Amap, nessun piano per turnazione in arrivo «Prima serve dichiarazione stato emergenza»
Nessuna turnazione dell’acqua è in arrivo per la prossima settimana a Palermo. A smentire le voci circolate in queste ore di una possibile razionamento delle riserve idriche in alcune zone della città a partire dal 12 febbraio, è la presidente dell’Amap Maria Prestigiacomo che puntualizza: «Sono voci che smentisco, non abbiamo previsto nessun piano o test di turnazione. Né il Comune di Palermo né l’Amap hanno mai fatto questa dichiarazione. Come già ribadito, una volta nominato lo stato di emergenza da parte del Cdm, sarà il commissario a stabilire come e quando far partire la turnazione nella città».
Eppure gli invasi sono ormai a secco, come conferma l’ultimo rilevamento aggiornato al 31 gennaio e riportato sul sito dell’azienda idrica: in quello di Piana degli Albanesi sono stoccati 2.713.000 metri cubi, il 10,24 per cento della portata complessiva; l’invaso Poma dispone di 9.353.000 metri cubi, 15,22 per cento; lo Scanzano 1.987.000 metri cubi, il 17,48 per cento; il Rosamarina 19.643.000 metri cubi 20,29 per cento. Il nuovo piano, messo a punto con la Regione dopo l’incontro di lunedì scorso con la Protezione civile, purtroppo non assicura soluzioni immediate.
Nonostante la cronica assenza di piogge e da settimane si parli di possibile fasce orarie, al momento sembra scongiurato il pericolo per i palermitani di veder razionata l’acqua dai rubinetti. Tutto è rinviato a venerdì, quando dal tavolo del Consiglio dei ministri potrebbe venir fuori l’ok al piano straordinario messo a punto dai tecnici dell’Amap e della Regione per far fronte alla crisi, ma «sarà il commissario nominato a decidere come fronteggiare l’emergenza idrica», ha ribadito Prestigiacomo.