Dopo lo sciopero indetto fino al 31 gennaio, continuano le azioni dei 60 lavoratori palermitani del colosso dei call center non assorbiti da Exprivia e destinati al trasferimento in Calabria
Almaviva, prosegue la protesta contro trasferimenti Domani presidio davanti alla sede di via Cordova
Prosegue da 24 giorni la protesta dei 60 lavoratori palermitani di Almaviva che non sono stati assorbiti da Exprivia e destinati al trasferimento a Rende. Nonostante la pioggia e il freddo, i dipendenti stamane si sono dati appuntamento davanti i cancelli dell’azienda in via Marcellini. Non intendono arrendersi e proseguiranno la lotta fino a quando i trasferimenti in Calabria non saranno scongiurati.
E domani nuovo presidio a partire dalle 10 in via Cordova, davanti alla sede palermitana dell’azienda colosso dei call center in Italia, in occasione della visita del nuovo presidente Andrea Antonelli, l’ex amministratore delegato. «L’obiettivo – spiega Rosalba Vella rsu Slc Cgil – è di far pressioni sulla dirigenza per salvaguardare i lavoratori non assorbiti da Exprivia per un cavillo e che ora rischiano di essere licenziati se non si presenteranno a Rende”. Ieri, infatti, lo sciopero annunciato prima di Natale e’ stato prorogato dalle segreterie calabresi per salvaguardare i colleghi di Palermo, bloccando temporaneamente i licenziamenti.
«Come annunciato ieri dall’assessore Marano -prosegue- domani, nel pomeriggio, è previsto al Mise un incontro: sono state convocate soltanto le due aziende per dirimere la questione. L’auspicio è che si possa risolvere questa vicenda -conclude- perche’ i lavoratori non vogliono essere trattati più come pedine».