Gli operatori del colosso dei call center hanno incontrato il presidente del Senato, chiedendo il suo intervento per scongiurare i 2988 licenziamenti annunciati dall'azienda. La seconda carica dello Stato, dopo aver ascoltato le loro richieste, ha chiesto di fargli avere un report con la sintesi degli ultimi sviluppi della vertenza
Almaviva, Grasso incontra lavoratori «Ormai siamo al disastro sociale»
Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha incontrato una delegazione dei lavoratori Almaviva, al termine di una iniziativa dedicata alla Costituzione, organizzato ai Cantieri culturali della Zisa, a Palermo. «Siamo ormai al disastro sociale – ha detto uno dei due lavoratori, Loredana Ilardi – occorre far presto, manca poco al 5 giugno quando i licenziamenti diventeranno effettivi. Le chiediamo di darci un mano per far aprire con urgenza il tavolo al ministero del Lavoro e di aiutarci a dare visibilità alla nostra vertenza». Il presidente, dopo aver ascoltato le richieste dei lavoratori, ha chiesto di fargli avere un report, una sintesi degli ultimi sviluppi della vertenza che vede in bilico 2988 operatori in tutta Italia (1670 a Palermo, 900 a Roma e 400 a Napoli).
Quella di oggi è solo l’ultima delle iniziative messe in campo dai lavoratori per mantenere accesi i riflettori sulla vertenza ed evitare così i licenziamenti annunciati dall’azienda a fine aprile. Dopo il secco no alla bozza di accordo proposta dall’azienda, ora il tempo stringe. Per questo motivo, sindacati e lavoratori, da giorni protestano nel capoluogo siciliano, chiedendo l’intervento del Governo nazionale per la creazione di un tavolo di crisi urgente con il coinvolgimento del ministero del Lavoro e dello Sviluppo economico. Il prossimo appuntamento è fissato per il 27 maggio a Roma, in occasione dello sciopero nazionale.