Pur avendo diritto all'assegnazione a titolo gratuito, un militare in servizio alla stazione di Canicattì (in provincia di Agrigento) ha dovuto aspettare per avere un'abitazione. Adesso dovrà riavere indietro i soldi dell'affitto e quelli per le spese del giudizio
Alloggio a comandante dei carabinieri dopo otto anni Il Tar ha condannato l’arma che ora dovrà risarcirlo
Un comandante dei carabinieri, in servizio alla stazione di Canicattì (in provincia di Agrigento) pur avendo diritto all’assegnazione a titolo gratuito dell’alloggio di servizio, si è dovuto rivolgere al Tar per ottenere l’accertamento del danno subito a causa del ritardo nell’assegnazione dell’alloggio fuori caserma, ottenuto otto anni dopo la richiesta.
Il Tar ha accolto le tesi prospettate dalla difesa e, riconosciuto il dovere dell’arma a garantire al ricorrente la pronta disponibilità dell’alloggio di servizio, hanno condannato l’arma dei carabinieri a risarcire al militare il danno subito, parametrato ai costi dell’affitto, oltre a rimborsare le spese del giudizio.
L’arma, entro 60 giorni, dovrà promuovere al ricorrente una somma adeguata ai canoni locativi corrisposti dal militare in otto anni. Trascorso il termine, il militare potrà agire in giudizio per ottenere l’ottemperanza della sentenza.