Un pomeriggio trascorso nel quartiere, scandito prima dalla tappa nella chiesa gremita di fedeli, e dopo dalla visita alla stazione dei carabinieri San Filippo Neri. «Grazie ai servitori dello Stato, che come angeli custodi garantiscono serenità nella comunità»
Allo Zen la messa celebrata dall’arcivescovo Lorefice Dopo l’inchino alla caserma, militari seduti in prima fila
In una chiesa gremita da tantissimi fedeli provenienti da varie parrocchie della città, l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice ha celebrato la messa, nel giorno degli “angeli custodi”, alla presenza del comandante provinciale dei carabinieri Arturo Guarino. Presente anche il comandante della stazione dei carabinieri dello Zen 2, nota per aver ricevuto il simbolico inchino durante la processione di San Pio di lunedì 23 settembre 2019.
Le note della fanfara dei carabinieri hanno accolto l’arrivo dell’arcivescovo Lorefice previsto per le 16,30 e che, seppur in leggero ritardo, non ha lesinato abbracci e baci ai tantissimi fedeli presenti lungo il corridoio che lo portava all’altare per la celebrazione. La lunga e attesa omelia ha toccato più volte il tema dello scorrere della vita «che deve essere sazia di giorni, conoscendo le gioie e la sapienza, ma anche il dolore della morte». Lorefice ha rimarcato l’importanza di quei giorni che «si contano sino a 100», facendo magari riferimento a Giovanna, la centenaria di origini polacche residente dello Zen e presente in chiesa.
L’arcivescovo ha poi concluso ringraziando quei servitori dello Stato, sia civili che militari, che «come angeli custodi», garantiscono la pace e la serenità nella comunità dello Zen di Palermo. Terminata la messa, l’arcivescovo Lorefice ha dedicato benedizioni e saluti ai tantissimi fedeli, tra cui alcuni appartenenti all’associazione San Pio che, nonostante non avessero ricevuto l’invito da parte della Curia, hanno voluto dimostrare gratitudine e vicinanza. Infine, accompagnato dal comandante provinciale Guarino, Lorefice ha fatto visita alla stazione carabinieri San Filippo Neri.