«Buon pomeriggio sindaco, volevo chiederle se può dare l’allerta meteo per domani. Ho controllato il meteo e domani piove, anche lei è stato un bambino e le sarebbe piaciuto avere il sostegno del sindaco. La ringrazio per l’attenzione». Un messaggio che è arrivato nella casella di posta privata di Messenger del primo cittadino di Catania […]
Un bimbo scrive al sindaco etneo chiedendo l’allerta meteo. La risposta di Trantino e il futuro delle assenze giustificate
«Buon pomeriggio sindaco, volevo chiederle se può dare l’allerta meteo per domani. Ho controllato il meteo e domani piove, anche lei è stato un bambino e le sarebbe piaciuto avere il sostegno del sindaco. La ringrazio per l’attenzione». Un messaggio che è arrivato nella casella di posta privata di Messenger del primo cittadino di Catania Enrico Trantino nel pomeriggio di ieri, poco dopo il primo temporale che ha segnato la fine dell’estate nel capoluogo etneo. Il mittente è Simone, un bambino catanese che avrebbe tanto sperato di potere restare a casa oggi autorizzato dalla massima autorità cittadina a non andare a scuola. Un messaggio che lo stesso sindaco ha pubblicato sulla propria pagina Facebook. «Mi ha divertito che abbia voluto riportarmi in qualche modo – spiega Trantino a MeridioNews – ai tempi in cui anche io stavo tra i banchi di scuola. È stato simpatico al punto che, quasi, avrebbe meritato un’allerta meteo ad personam».
Del resto, proprio la questione della chiusura delle scuole a causa delle previsioni sulle condizioni meteo avverse aveva trasformato l’ormai ex sindaco di Catania Salvo Pogliese in una vera e propria star dei social. Era l’autunno del 2021 quando Facebook e soprattutto Tiktok si erano riempite di messaggi e video con dediche e dichiarazioni d’amore che gli studenti e le studentesse etnee indirizzavano al primo cittadino diventato per loro semplicemente Salvuccio o zio Turi. «Direi che nel mio caso, preferirei non si scadesse in questo eccesso di confidenza», ci tiene a precisare adesso Trantino che pure qualche messaggio più confidenziale su Instagram lo ha già ricevuto. «Qualcuno mi ha fatto la stessa richiesta chiamandomi “vita” o “ciautu” (fiato, ndr). Direi che sarebbe meglio evitare» . Alla domanda sulle auspicabili conseguenze del maltempo da parte degli scolari, però, il sindaco etneo è già abituato. «All’indomani della mia elezione – confida, ridendo, al nostro giornale – il coordinatore di questa questione è diventato mio figlio: “Papà, ora come la mettiamo con le allerte meteo?” è stata la sua prima preoccupazione».
Legittima, per carità, ma «è bene spiegare che ci sono delle direttive da seguire anche in merito a questo. Con me sindaco – chiarisce Trantino – in caso di allerta meteo di colore giallo, le scuole a Catania resteranno sempre aperte. Chiusi gli istituti di ogni ordine e grado quando l’allerta sarà rossa». E, fin qui, sembra tutto semplice. Le complicazioni arrivano, però, con il colore di mezzo, ovvero l’arancione. «In quel caso si deciderà soprattutto in base agli aggiornamenti che arriveranno da parte della protezione civile». Insomma, niente manica larga del sindaco sulla chiusura delle scuole per il maltempo, «ma nemmeno farò mai scelte che possano mettere a rischio l’incolumità degli studenti e delle studentesse». Del resto, tra quei banchi c’è stato anche lui e le istanze per ottenere un’assenza giustificata le capisce. «Ai miei tempi, però – aggiunge il primo cittadino – a scuola si andava davvero in qualunque condizione. Però è vero pure – conclude – che non ricordo ci fossero fenomeni atmosferici così violenti come quelli recenti».