All’Ars votano anche i deputati assenti…

All’Ars votano anche i parlamentari assenti. La denuncia, che potrebbe avere risvolti contabili (Corte dei Conti) e penali è del gruppo parlamentare di Sala d’Ercole del Movimento 5 Stelle.

“Cinquantasette tesserini di altrettanti deputati inseriti sui banchi all’aula, ma solo 27 i parlamentari che partecipano ai lavori. Non mi sembra una bella forma di rispetto per i deputati presenti in aula, per i cittadini siciliani, oltre che un buon metodo per risparmiare sui costi della politica”.

Questa la denuncia del Capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars, Giancarlo Cancelleri, che durante la seduta di Sala d’Ercole di ieri solleva la questione dei deputati assenti in aula. ma formalmente presenti. Questo  grazie ai duplicati dei tesserini, schede magnetiche che vengono inserite nei banchetti di votazione, facendo risultare i deputati formalmente presenti, anche se questi non ci sono, falsando così la possibilità dell’Assemblea regionale siciliana di potersi esprimere per mancanza di numero legale e consentendo però ai deputati di percepire per intero la diaria.

Antonio Venturino cita invece Ennio Flaiano, aprendo in aula il suo intervento contro la costruzione del Ponte sullo stretto di Messina nella seduta di ieri: “Non è la lettera da leggere, ma il postino da interpretare”. Un intervento accorato, quello del deputato del Movimento 5 Stelle Venturino cui viene data la parola dal presidente Giovanni Ardizzone a seduta inoltrata.

Se gli interventi precedenti citavano la possibilità che grazie al ponte sullo Stretto si potesse completare il corridoio Helsinky-Palermo, Venturino così ribatte: “Grazie al Ponte saranno milioni i turisti che, partendo direttamente da Helsinky arriveranno a Messina e li dovranno stare perché non potranno raggiungere agevolmente le zone interne della Sicilia, dove ci sono patrimoni di inestimabile bellezza, vedi la Villa romana del Casale di Piazza Armerina, città da dove io provengo, percorrendo delle mulattiere, con una viabilità interna praticamente fatiscente, da dopoguerra e dove le linee ferrate mono binario accolgono ancora i treni a gasolio”.

Poi Venturino risponde al collega parlamentare che aveva minimizzato i danni ambientali e faunistici. “Il ponte sullo stretto di Messina servirà sicuramente a qualcuno, a pochi intimi insomma e non alla maggioranza dei cittadini siciliani. Non voglio che i nostri figli – continua Venturino – paghino questo debito, vorrei invece che possano ereditare una Sicilia efficiente da un punto di vista delle infrastrutture”.

Sulla questione si è fatto apprezzare l’intervento del deputato Valentina Zafarana che, dati alla mano, cita un aggravio sui costi di progettazione lievitati dai 4,4 agli 8,5 miliardi di euro. Valentina Zafarana, cita inoltre la mancata produzione dei nuovi studi sulla sismicità del territorio come imposto dal Cipe che richiedeva invece un costante monitoraggio. “Qualificati studiosi – ha dichiarato la parlamentare – hanno scoperto, nel 2012, una nuova faglia, la cui sismicità potrebbe scatenare eventi che superano ben oltre la soglia massima del 7,1 gradi della scala Richter cui la rigidezza strutturale del ponte potrebbe resistere”.

Ma la seduta non ha visto solo la questione Ponte di Messina. Sulla sanità è intervenuto il deputato del Movimento 5 Stelle, Stefano Zito, che ha chiesto interventi urgenti dal Governo regionale contro il depauperamento dell’Ospedale di Augusta. La mozione su tale Ospedale che verrà discussa entro il 14 febbraio. Il rinvio consentirà all’assessore alla salute, Lucia Borsellino, di poter valutare la questione nella sua interezza.

 


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