All’Ars la legge di variazioni di Bilancio da 136 milioni si trasforma nel libro dei sogni

GALVANIZZATI DALLA NOTIZIA CHE IL COMMISSARIO DELLO STATO NON POTRA’ PIU’ IMPUGNARE LE LEGGI, I DEPUTATI DI SALA D’ERCOLE PREPARANO UN NUOVO “ASSALTO ALLA DILIGENZA”. COSI’ UNA ‘MANOVRINA’ PER PAGARE GLI STIPENDI SI STA TRASFORMANDO IN UNA LEGGE OMNIBUS SENZA CONTROLLI. CON UN NUOVO MUTUO. MA POTREBBE ESSERE SOLO UNA GRANDE PRESA IN GIRO IN VISTA DELLE ELEZIONI EUROPEE…

Nel giorno in cui la Corte Costituzionale mette in dubbio il ruolo dell’Ufficio del Commissario dello Stato la politica siciliana, a poco più di quindici giorni dal voto per le elezioni europee, si cimenta in una nuova grande presa per i fondelli ai danni di tante categorie di siciliani.

La recita, tanto per cambiare, va in scena all’Ars. Dove in queste ore sta succedendo di tutto e di più. Da un lato c’è il Governo nazionale che ha scippato ai già traballanti conti della nostra disastrata Regione altri 200 milioni di euro per pagare gli 80 auro al mese che il capo del Governo Renzi – sempre per motivi elettorali – vuole dare ai lavoratori con un reddito inferiore ai mille e 500 euro al mese.

Iniziativa lodevole se Renzi l’avesse fatta con i soldi dello Stato. Ma il capo del Governo la sua ‘generosità’ la fa pagare agli stessi siciliani, prendendosi altri 200 milioni di euro dal Bilancio della Regione (un miliardo e 50 milioni se li è già presi a febbraio: e siamo a un prelievo forzoso di un miliardo e 250 milioni di euro dal Bilancio regionale 2014: una follia!).

Insomma la sceneggiata degli 80 euro costerà carissima alla Sicilia! Nono stante ciò, il Governo regionale vorrebbe far contrarre alla Regione un altro mutuo da 100 milioni di euro per i Comuni. Un’altra follia, perché la Regione, meno di un mese fa, ha contratto un mutuo di quasi un miliardo di euro per pagare debiti! E ora la stessa Regione dovrebbe contrarre un altro mutuo da 100 milioni per pagare altri debiti, in questo caso quelli dei Comuni!

L’abbiamo detto e lo ribadiamo: ormai siamo alla follia! Con l’aggravante che, con l’ordinanza della Corte Costituzionale che mette in discussione il ruolo dell’Ufficio del Commissario dello Stato (fatto positivo da un certo punto di vista, ma che diventa negativo se la Regione è nelle mani di persone che indebitano i siciliani per i prossimi decenni senza che nessuno li controlli), si rischia un indebitamento della Regione senza fine!

Lo si è visto ieri. Non solo il Governo di Rosario Crocetta vorrebbe far contrarre alla Regione un nuovo mutuo da 100 milioni di euro per i Comuni, ma la notizia che “non c’è più il Commissario dello Stato che impugna le leggi” ha galvanizzato i deputati di Sala d’Ercole che hanno trasformato quella che avrebbe dovuto essere una manovra da 136 milioni in un “assalto alla diligenza” che si concluderà alla dieci di stamattina con la presentazione degli emendamenti.

Non osiamo immaginare quello che i deputati infileranno in questa manovra: Tabelle H, finanziamenti di qua, finanziamenti di là. Già si parla di nuove assunzioni (i parenti delle vittime della mafia), di antiracket, di antimafie da foraggiare. Quello che spunterà stamattina alla scadenza dei termini per la presentazione degli emendamento sarà una zibaldone di clientele elettorali.

Delle due l’una: o tutti questi provvedimenti verranno finanziati con un nuovo mega-mutuo (e la cosa non ci stupirebbe, dal momento che il Commissario dello Stato non può più fermare questa follia), o si tratta di una presa in giro della politica siciliana. Della serie: tra poco più di 15 giorni si vota, intanto finanziamo tutto e, dopo il voto, vi diciamo che soldi non ce ne sono e che abbiamo scherzato…

Noi non vogliamo pensare che “l’assalto alla diligenza” di queste ore sia una cosa seria. Insomma, non possiamo e non vogliamo pensare che dopo aver indebitato i siciliani per i prossimi trent’anni con un mega-mutuo da quasi un miliardo di euro, Governo e l’Ars varino un secondo mutuo per pagare altri debiti. Noi pensiamo – come abbiamo scritto all’inizio di quest’articolo – che questa sia solo una stucchevole presa in giro ai danni dei cittadini-elettori della Sicilia.

Non possiamo che dare ragione al giovane parlamentare del Partito dei Siciliani Mpa, Toti Lombardo, che commentando i lavori della Commissione Bilancio dell’Ars di ieri sottolinea che i “saldi previsti dalla cosiddetta ‘manovrina’ non rispettano quelli della finanziaria di gennaio: ancora caos che si aggiunge al caos.”

Secondo Lombardo, “l’atteggiamento del Governo regionale è sembrato quello di Montezuma, l’imperatore Azteco secondo cui il mondo sarebbe finito il 12 dicembre 2012. Analogamente, sembra che ogni proposta del Governo si basi sulla fine della Sicilia al 30 giugno 2014. Nessuna proposta, nessuna prospettiva, nessuna indicazione su quello che succederà dopo”

Da Lombardo anche una denuncia su norme “nascoste” nella manovrina: come se tutto questo non bastasse – fa notare il parlamentare – il Governo tenta di usare quella che era stata annunciata come una mini norma per salvare una parte degli stipendi come un Cavallo di Troia, inserendo altre norme certamente non legate agli stipendi, ma destinate a garantire massima discrezionalità nell’erogazione dei contributi ad Enti ed Amministrazioni”.

(Foto di prima pagina tratto da sassilive.it)


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