Questa volta la giovane esponente della giunta crocetta che, per conto del senatore giuseppe lumia, ha incasinato il mondo della formazione professionale, rischia di essere 'inchiummata'. Dopo forza italia anche il partito dei siciliani la vuole mandare a casa
All’Ars cresce la ‘voglia di sfiducia’ verso l’assessore Nelli Scilabra
QUESTA VOLTA LA GIOVANE ESPONENTE DELLA GIUNTA CROCETTA CHE, PER CONTO DEL SENATORE GIUSEPPE LUMIA, HA INCASINATO IL MONDO DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE, RISCHIA DI ESSERE ‘INCHIUMMATA’. DOPO FORZA ITALIA ANCHE IL PARTITO DEI SICILIANI LA VUOLE MANDARE A CASA
Una mozione di sfiducia – ed è la seconda dopo quella di Forza Italia – nei confronti dellassessore regionale allIstruzione e alla Formazione professionale, Nelli Scilabra.
Ad annunciarlo è Giovanni Lo Sciuto, componente della Commissione Cultura e Lavoro dellAssemblea regionale siciliana, esponente a sala d’Ercole del Partito dei Siciliani-Mpa. Lesponente autonomista torna ad alzare la voce critica sul settore, e non è la prima volta.
Se lassessore Scilabra dovesse continuare a rifiutarsi il confronto con la Commissione Cultura e Lavoro dellArs – dice Lo Sciuto – non esiterei a presentare la mozione di sfiducia. Non è più tempo di annunci e proposte che non trovino la mediazione politica; gli enti formativi ed i lavoratori sono al collasso.
L’assessore Scilabra venga in Commissione a spiegare i motivi di certe novità pericolose – sottolinea lesponente del PdS/Mpa -. Non convince lo strumento del voucher formativo annunciato dalla Scilabra per la prossima annualità formativa. Cè il sospetto che possano crearsi circuiti malavitosi e perversi meccanismi clientelari sul territorio di cui il settore della Formazione professionale può e deve farne a meno”.
“Dopo un anno e mezzo il Governo regionale non ha unidea chiara di riforma – conclude Lo Sciuto -. Lassessore riferisca sul futuro del personale degli Enti formativi e di tutti coloro che attendono di essere ricollocati, diversamente la mozione appare lunica via.
La Formazione professionale resta, quindi, sempre più nel caos. Si amplifica lo scontro tra il Parlamento siciliano ed il Governo regionale del presidente Rosario Crocetta. Con l’alta burocrazia regionale che, al servizio del Governo e non dei siciliani, sembra essersi incartata. Sono sempre più i Partiti e movimenti avversi allassessore Scilabra di cui non si comprende più nulla dellazione politico-amministrativa.
La decisione di procedere per via amministrativa alla riorganizzazione del sistema formativo regionale bypassando lArs ha provocato la reazione di diversi ambienti politici che non ci stanno a fare la comparsa, mentre uno dei settori strategici per la Sicilia si sgretola sotto gli occhi dei novanta deputati. Un settore che ha perso la strada maestra e dove tutti sono contro tutti in un fuoco incrociato che penalizza esclusivamente i lavoratori, ancora a secco e senza retribuzioni.
Insomma, questa volta l’assessore Scilabra rischia di venire ‘inchiummata’. Perché a Sala d’Ercole sono in tanti a non sopportare più la giovane assessore e, soprattutto, che l’ha messa in questo delicato posto.