La cittadina del golfo è l'unico Comune chiamato alle urne nella provincia di Trapani. Si riparte dopo le dimissioni del sindaco sostenuto da Nino Papania, condannato per voto di scambio. Tenta il colpo il M5s. C'è anche un ex sacerdote tra i contendenti alla poltrona di primo cittadino
Alcamo, otto candidati dopo scioglimento e indagini Prefettura rafforza i controlli su campagna elettorale
La corsa alla poltrona di sindaco del Comune di Alcamo entra nel vivo. Ancora una volta l’agone politico della cittadina del golfo si presenta come uno dei più agguerriti e variegati e non mancano le polemiche in vista della chiamata alle urne del prossimo cinque giugno. Il ricordo delle ultime Amministrative, concluse con l’elezione al fotofinish del democratico Sebastiano Bonventre, che è riuscito a spuntarla sul contendente, Niclo Solina – sostenuto dalla lista Alcamo bene comune – per una manciata di voti e solo dopo il riconteggio delle schede, è ancora vivo. Così come ancora vivo è il ricordo della fine prematura della sindacatura del delfino del ras del Pd Trapanese, Nino Papania, dimesso dopo un’accusa di abuso di ufficio. E l’indagine che ha portato alla condanna per voto di scambio dello stesso Papania.
Sono otto i candidati che si stanno dando battaglia in quello che sembra non essere più il feudo inespugnabile del Partito democratico. Pd che ripropone l’intesa collaudata con l’Udc e sostiene la candidatura di Vincenzo Cusumano. Un nome discusso, che ha ricevuto l’appoggio dell’area democratica che fa capo al deputato regionale Paolo Ruggirello, leader di Articolo 4, solo sul finale. Il ruolo di sfidante più accreditato spetta di diritto a Sebastiano Dara, consigliere di minoranza uscente ed espressione di Alcamo bene comune, la formazione che ha sfiorato la vittoria appena due anni fa. Anche Dara è supportato da due liste: Abc e Alcamo cambierà, in cui si alternano nomi della prima esperienza elettorale e volti nuovi.
A destare curiosità è il fronte del M5s, dove il candidato Domenico Surdi dovrà vedersela anzitutto con una fuoriuscita dal Movimento, la dirigente scolastica Mariella Grimaudo, sostenuta dal Pdr e dalla lista civica Nuova presenza – Cittadini per Alcamo. Le speranze del centrodestra, che proverà quanto meno a raggiungere il ballottaggio, invece, sono riposte in Saro Lauria, avvocato sostenuto da due liste civiche, ma che conta dell’appoggio politico di Forza Italia e del movimento di Nello Musumeci, Diventerà Bellissima. Il ruolo di possibile outsider va invece al socialista Giuseppe Benenati, candidato del Psi di Nino Oddo, al consigliere uscente Alessandro Calvaruso, che si presenta con la lista La tua città e all’ex sacerdote Antonino Vallone, sostenuto da Progetto Alcamo.
Sulla campagna la Prefettura di Trapani si è impegnata a un controllo particolare e ha disposto un rafforzamento delle attività investigative e il potenziamento di uomini e mezzi. La richiesta di una maggiore attenzione su Alcamo era partita anche dall’eurodeputato del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao. «Le cronache di questi mesi – spiega Corrao – hanno portato allo scoperto un sistema di promesse e prebende che nel 2012 hanno falsato ed infangato le elezioni. Proprio per questa ragione ho chiesto al Prefetto di voler convocare il comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per monitorare con ancora maggiore attenzione quanto avviene sul territorio a ridosso del momento elettorale. Il Prefetto Leopoldo Falco ha accolto tale richiesta sottolineando l’azione collaborativa delle forze dell’ordine nello scongiurare il ripetersi di fenomeni così gravi».