«Le vicende giudiziarie successive alle elezioni regionali hanno reso Francesco Riggio incompatibile con il Partito Democratico». Così la segreteria regionale chiude la discussione sull'eventuale sostituzione del deputato dimissionario. E prova a giocarsi un'altra carta
Al posto di Ferrandelli ex presidente Ciapi arrestato? Pd: «Incompatibile». E invita Ars a dire no a dimissioni
Le dimissioni di Fabrizio Ferrandelli, in contrasto con la linea del Pd dopo la bufera che ha coinvolto il presidente Rosario Crocetta, lascerebbero un posto vuoto all’Assemblea siciliana. Il primo dei non eletti a Palermo nella lista del Partito democratico alle ultime elezioni regionali è Davide Faraone che, però, nel frattempo è diventato sottosegretario all’Istruzione del governo Renzi. Dopo di lui c’è Francesco Riggio, avvocato palermitano, già presidente dell’ente formativo Ciapi e arrestato nell’ambito di uno dei filoni d’inchiesta sulla formazione professionale in Sicilia.
Ma la segreteria del Pd siciliano ha già fatto sapere che è una soluzione non praticabile. «Le vicende giudiziarie successive alle elezioni regionali hanno reso Francesco Riggio incompatibile con il Partito Democratico». Insomma, il principale partito di maggioranza non si vuole ritrovare, in un momento già particolarmente complesso da gestire con la sempre più probabile fine anticipata della legislatura, con un’altra complicazione.
La soluzione? Evitare le dimissioni di Ferrandelli. Non tanto provando a convincere il diretto interessato, sempre più lanciato nella possibile nuova campagna elettorale con il nuovo movimento I coraggiosi, ma invitando l’Ars a non approvarle. È quanto spiegato dal capogruppo del Pd Antonello Cracolici. «Stiamo attraversando una fase politica complessa – afferma il deputato – nella quale servono scelte condivise: bisogna evitare fughe in avanti ed egoismi mediatici, bisogna far prevalere le ragioni del noi rispetto alla voglia di esposizione dell’io. Per questo motivo il Partito Democratico all’Ars è contrario alle dimissioni di Fabrizio Ferrandelli e chiederà all’Aula, che dovrà esprimersi con un voto di accettazione, di respingerle».