Al Gonzaga 4 borse di studio per ragazzi stranieri e italiani «Scambio tra culture l’unica via per sconfiggere le paure»

«Il nostro obiettivo è costruire una società dove le culture si scambiano e si arricchiscono reciprocamente. E credo che l’immagine dei compagni di scuola e di gioco sia un modo molto concreto di vivere questa sfida nella vita. Dobbiamo costruire percorsi di vita seri altrimenti vincono le paure». L’istituto Gonzaga di Palermo punta all’inclusione e lo fa con quattro borse di studio espressamente dedicate a minori a basso reddito e provenienti da ogni parte del mondo. L’iniziativa si inserisce in un percorso avviato da tempo dall’istituto palermitano guidato da padre Vintangelo Denora che vuole vincere una delle sfide più difficili del nostro tempo dove la paura verso l’altro sta prendendo il sopravvento. 

«Queste borse di studio – dice il direttore generale Denora aprendo l’incontro che si è tenuto stamane all’Istituto Gonzaga in via Piersanti Mattarella a Palermo – sono una scommessa per dare corpo a un’idea di società più giusta e più inclusiva. Dobbiamo guardare al futuro come educatori con fiducia e coraggio sostenendo l’impegno di offrire alle nuove generazioni un mondo diverso, patendo proprio dalla formazione umanistica oggi più che mai straordinariamente attuale. Ed è bello che questa sfida vede insieme il centro Arrupe, l’istituto Gonzaga e centro Astalli, perché per fare educazione e accoglienza in modo serio il segreto è nel mettersi in rete». Per l’occasione sono state così bandite – in collaborazione con il Centro Astalli di Palermo e l’Istituto di formazione politica politica Pedro Arrupe – per l’anno scolastico 2018-2019 due borse di studio per la frequenza della classe prima (M4) del liceo Internazionale IB che ha durata quadriennale, e altre due per il liceo Classico quadriennale

A sostenere queste ultime due, c’è anche il contributo dell’avvocato Stefano Giordano che ha donato parte del risarcimento morale offerto dal giudice di Trento, Carlo Ancona, in segno concreto di scuse per l’increscioso incidente nel corso di un’udienza davanti al tribunale del riesame. In tutti e due i casi, possono fare richiesta le famiglie o tutori legali di ragazzi nati, anche minori stranieri non accompagnati, entro il 31 dicembre 2004, in possesso di un reddito Isee non superiore ai 25 mila euro annui. Ma bisogna far presto: il bando, disponibile sul sito dovranno essere consegnate entro il prossimo 12 aprile. «Da diversi anni il nostro centro è una porta aperta che accoglie chi chiede aiuto – afferma Alfonso Cinquemani, direttore del centro – Anche se è una città di transito, in questi anni parecchie famiglie si sono stabilite a Palermo. Quando ci hanno proposto questa iniziativa, ci è venuto in mente di creare occasioni per ragazzi orientati a proseguire gli studi e con difficoltà economiche. Ora – aggiunge – stiamo cercando di individuare studenti della terza media che potrebbero accedere a studi superiori».

A fargli eco Nicoletta Purpura, direttore dell’Istituto di formazione politica Pedro Arrupe che pone l’accento, in particolare, sui minori non accompagnati: «L’integrazione è un processo molto ampio, per questo il Gonzaga ha deciso di venire incontro non soltanto alle famiglie italiane in difficoltà, ma anche a quei ragazzi che sono arrivati a bordo di barconi e che quindi fanno un percorso che tenderebbe a escluderli dal contatto dei loro pari. Coinvolgeremo il maggior numero di uffici regionali per diffondere la notizia a tutti i cpa affinché possano coinvolgere il maggior numero di ragazzi. E chissà che altre scuole su esempio del Gonzaga – sottolinea Purpura – non avviino lo stesso percorso per invertire un processo in atto che sembra andare nella direzione opposta». Presente anche il presidente della Consulta delle culture Delfina Nunes: «Ho abbracciato questo progetto perché è una grande opportunità. Molti dei ragazzi che arrivano vogliono andare via, ma alcuni vogliono rimanere e, tra loro, molti vorrebbero proseguire il proprio percorso di studi. Sono convinta – conclude . che li aiuteremo a realizzare i loro sogni».


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