Alla manifestazione più antica di Sicilia parteciperà anche un gruppo mascherato di ragazzi diversamente abili. L’obiettivo? «Trasmettere una nuova cultura della disabilità». Come per gli altri carri, non ci sarà solo una sfilata ma anche recita e balli. Guarda le foto
Al Carnevale di Sciacca un gruppo di ragazzi disabili La barca dei sogni per abbattere pregiudizi e barriere
Divertimento, spensieratezza e tradizione sono le parole d’ordine del Carnevale di Sciacca, il più antico di Sicilia. Ma quest’anno anche attenzione per il sociale. A sfilare sarà anche un gruppo mascherato formato da persone diversamente abili. «È l’unica kermesse in tutta Italia – chiarisce Pippo Graffeo, che allestisce carri – contraddistinta dalla recita di copioni inediti, che spiegano l’allegoria del carro, e inni musicali. I carri verranno valutati da una giuria. Ad aprire la sfilata il carro, fuori concorso, del re del Carnevale, Peppe Nappa, a cui il sindaco consegnerà simbolicamente le chiavi della città».
Novità di quest’anno sarà la presenza dei ragazzi disabili che si esibiranno il 19, 23 e 26 febbraio, e intratterranno il pubblico in piazza con lo spettacolo La Barca dei Sogni. Un progetto fortemente voluto e promosso dall’associazione Crescere insieme, attiva da undici anni sul territorio, composta dalle famiglie dei disabili. «L’idea – racconta Daniela Campione, mamma volontaria da cui è nata la proposta – è partita dal sogno di portare tra la persone un messaggio di amore e solidarietà e trasmettere una nuova cultura della disabilità. Molto spesso si tende a distogliere lo sguardo dal disabile sia per timore e sia perché non si sa come comportarsi. La paura blocca e solo il confronto con l’altro può aiutare a prendere coscienza. Questa iniziativa sarà l’occasione per i nostri figli di comunicare la loro voglia di vivere. Emanuele, ad esempio, reciterà e si esibirà con la sedia a rotelle nel ballo».
Il copione è un’allegoria sulle tante difficoltà che questi ragazzi sono costretti a vivere quotidianamente. A spiegarlo l’autore e poeta Pippo Graffeo. «Il soggetto – spiega – è il viaggio di una piccola imbarcazione verso il sole, ma c’è buio e il mare di notte disorienta ed è pieno di insidie. Per far fronte ai numerosi ostacoli, il capitano e la sua ciurma si affideranno alla luce delle stelle e della luna, simboli di speranza e tolleranza, necessari per raggiungere la meta». E aggiunge: «In una società che non è a misura di disabile, bisogna sensibilizzare la gente ad entrare in contatto con loro, perché solo così è possibile abbattere pregiudizi e barriere. Questo Carnevale resterà tra i ricordi più belli della mia vita, perché l’incontro con questi ragazzi mi ha arricchito e insegnato quanto sia importante dare e ricevere amore».
Uno dei momenti più emozionanti dei preparativi resta per Rita Montalbano, presidente della onlus, l’allestimento della barca di cartapesta e del sole, elementi coreografici della rappresentazione. «A Sciacca – riferisce – è usanza che i carri allegorici vengano allestiti di notte, all’interno di enormi capannoni. Uno spazio magico e surreale fatto di carta, colla, colori e pennelli, dove i ragazzi, accompagnati e assistiti dai nostri volontari e giovani dell’associazione Nuova Arte 96, hanno inventato, modellato e dipinto. Dietro il progetto, il lavoro incessante di tanti volontari e professionisti, a titolo gratuito, senza i quali nulla sarebbe stato possibile».
Le parti ai ragazzi sono state assegnate dalla pedagogista Maria Albanese. «Conosco le loro competenze, venute fuori durante il laboratorio teatrale pedagogico che porto avanti da quest’anno». La Barca dei sogni è un momento ludico e didattico che migliora la comunicazione e le capacità espressive e cognitive dei ragazzi. «Compito del pedagogista – riconosce – è offrire i giusti strumenti di comprensione della realtà in base alle potenzialità di ciascuno perché, come diceva Einstein: “ognuno è un genio, ma se si giudica un pesce dalla sua abilità ad arrampicarsi su un albero, lui passerà tutta la vita a credersi uno stupido”». E conclude con un invito: «Vi aspettiamo numerosi domenica 19 ore 18 e domenica 26 alle 10,30 sul palco in piazza A. Scandaliato, mentre il 23 febbraio alle 17 saremo presenti in piazza G. Noceto».