Giuseppe Sabella e Antonino Gucciardo erano stati incastrati dalle impronte digitali lasciate nelle abitazioni delle vittime, oltre che dalle immagini di videosorveglianza. Entrambi avevano ammesso le proprie responsabilità durante l'incidente probatorio e avevano richiesto di essere processati con il rito abbreviato
Agrigento, pestarono a morte due anziani Condanna a 30 e 18 anni per i rapinatori
Sono stati condannati a 30 e 18 anni Giuseppe Sabella e Antonino Gucciardo, ritenuti autori di due rapine avvenute a Sambuca di Sicilia e Menfi, nel luglio dello scorso anno. In entrambi i casi, le vittime erano state picchiate selvaggiamente e successivamente erano decedute.
È per questo che il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Agrigento ha accolto le richieste dell’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Carlo Boranga, che aveva perseguito i due imputati per omicidio doloso e rapina. Il processo si è svolto con il rito abbreviato, su richiesta dei due imputati che, precedentemente, avevano ammesso le proprie responsabilità durante l’incidente probatorio.
A incastrare Sabella e Gucciardo, rispettivamente di 42 e 26 anni, erano state le impronte digitali lasciate a casa delle vittime, oltre che le immagini delle videocamere di sorveglianza e l’analisi dei tabulati telefonici. A morire nelle due rapine erano stati Nicolò Ragusano, 93enne picchiato il 6 luglio, e undici giorni dopo Stefana Mauceri di 85 anni, colpita ripetutamente alla testa e deceduta a marzo di quest’anno. In questo caso i due rapinatori avevano portato via 400 euro e un centinaio di monete d’argento.