Bufera sulla gesap e sulla società controllata con il 100 per conto dalla stessa gesap: gh palermo. Le due società che gestiscono i servizi presso laeroporto falcone e borsellino del capoluogo dellisola segnano una pesante crisi. Gesap si appresta a chiudere il bilancio con 3 milioni di euro di buco. Mentre gh palermo presenta un bilancio con un milione e mezzo di perdite. E mentre gli amministratori di queste due società pubbliche continuano a percepire lauti stipendi, per i lavorato di di gh palermo si profila la cassa integrazione. Da qui la minaccia di bloccare l'aeroporto di palermo "per lungo tempo". Da qui i possibili disagi per cittadini.
Aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo: verso il blocco dei voli?
Bufera sulla Gesap e sulla società controllata con il 100 per conto dalla stessa Gesap: GH Palermo. Le due società che gestiscono i servizi presso laeroporto Falcone e Borsellino del capoluogo dellIsola segnano una pesante crisi. Gesap si appresta a chiudere il bilancio con 3 milioni di euro di buco. Mentre GH Palermo presenta un bilancio con un milione e mezzo di perdite. E mentre gli amministratori di queste due società pubbliche continuano a percepire lauti stipendi, per i lavorato di di GH Palermo si profila la Cassa integrazione. Da qui la minaccia di bloccare l’aeroporto di Palermo “per lungo tempo”. Da qui i possibili disagi per cittadini.
A darne notizia è Gianluca Colombino, della segreteria territoriale della Legea Cisal (il sindacato dei lavoratori lavoratori enti e gestori aeroportuali). Il sindacalista ha preso carta e penna e ha scritto ua lunga lettera ai soci dell Gesap: il Comune e la Provincia regionale di Palermo, la Camera di Commercio, sempre di Palermo, il Comune di Cinisi. La lettera è stata inviata anche ai lavoratori dellaeroporto, naturalmente di Palermo, e alla stampa.
Da diversi anni a mezzo stampa e attraverso note inoltrate alle sedi opportune – scrive Colombino – lamentiamo e denunciamo la mancanza assoluta di relazioni tra la Gesap, società di gestione aeroportuale e le rappresentanze sindacali dei lavoratori. Tale situazione, nei fatti, nel tempo ha consentito che, nellambito della società di gestione aeroportuale (Gesap) e nella società partecipata, GH Palermo, sia avvenuto tutto quello che sarebbe fondamentale che in una società partecipata da enti locali, e pertanto con capitale pubblico, non dovesse avvenire.
Negli anni infatti – scrive il sindacalista – si è assistito ad un irrefrenabile e incontenibile processo di esternalizzazione a ditte o aziende di terzi di tutta una serie di servizi un tempo effettuati dal personale in forza alla società di gestione. Tutto questo senza che gli amministratori e il direttore generale che fino a luglio aveva un ruolo plenipotenziario, abbiano avvertito lesigenza di confrontarsi con le rappresentanze dei lavoratori. Lattuale consiglio di amministrazione, inoltre, si è distinto fino ad oggi per un immobilismo assoluto, generando nei fatti incertezza e timore per le sorti sia della società di gestione che per quelle della partecipata (al 100 %) GH Palermo.
Abbiamo infatti assistito – leggiamo sempre nella missiva – prima alla fase del balletto delle modifiche statutarie (durato circa un anno e mezzo) e oggi a quella della mancanza di deleghe operative ai componenti del consiglio di amministrazione. Tutto questo condito sia dalla creazione di fazioni di antica memoria (i guelfi e i ghibellini) a seconda delle personali simpatie o antipatie nei riguardi dellex potentissimo (oggi sembra spogliato dalle deleghe) direttore generale, piuttosto che non da quelle di chi ne voleva il ridimensionamento dei poteri, peraltro secondo il dettato del Codice civile. (sopra, a destra, foto tratta da mobilitapalermo.org)
Il risultato di questa contrapposizione – scrive sempre Colombino – è stato ed è ad oggi assolutamente tremendo. Infatti la Gesap chiude il bilancio con oltre 3 milioni di euro di perdite e la GH Palermo sembra che, a causa del fallimento di Windjet, si avvii a chiudere il proprio bilancio con circa un milione e mezzo di euro di perdite. I responsabili di tutto questo non sono certamente i lavoratori, ma come sempre accade, essendo gli stessi lanello debole della catena, sono i maggiori indiziati, sempre secondo le teorie di qualcuno, a pagare il prezzo di una gestione assolutamente fallimentare!.
Ed infatti in GH Palermo – si legge sempre nella lettera – lamministratore unico ha attivato le procedure per la Cassa integrazione del personale GH Palermo. Tutto questo accadeva mentre il consiglio di amministrazione della Gesap, che avrebbe dovuto discutere della situazione di GH Palermo, ancora una volta veniva rinviato. Questa è lattenzione che si ha da parte del consiglio di amministrazione allipotesi di Cassa integrazione! Questo è il grado di sensibilità sociale che tutti e dico tutti coloro i quali hanno gestito negli anni e gestiscono la Gesap hanno verso le nostre sofferenze e le nostre preoccupazioni.
Ora basta – scrive sempre il sindacalista della Legea Cisal – vogliamo linternalizzazione dei servizi esternalizzati dalla GH Palermo e anche da Gesap e prima che ciò avvenga non consentiremmo a nessuno, e meno che mai a chi percepisce lauti stipendi, di togliere un solo euro alle nostre famiglie! Vogliamo le dimissioni di questo consiglio di amministrazione!.
Vogliamo le dimissioni del direttore generale – scrive sempre il sindacalista – che negli anni ha difeso la politica delle esternalizzazioni insieme al vecchio consiglio di amministrazione senza concertare alcunché con le rappresentanze dei lavoratori pur avendo delega alle relazioni sindacali! Vogliamo che la Provincia di Palermo il Comune di Palermo e il Comune di Cinisi, nella qualità di soci pubblici , prendano posizione rispetto allo stato in cui versano i conti aziendali, verificando analiticamente le dinamiche dei costi sostenuti, le scelte commerciali effettuate e le influenze delle stesse sul territorio e sui dipendenti dello scalo.
Consideriamo vergognoso – si legge ancora nella lettera – in un periodo in cui si discute di spending review e di tagli i costi dei nove dirigenti esterni a contratto che gravano sembra per circa tre milioni di euro allanno sui bilanci della Gesap. Vogliamo tornare a confrontarci con dei vertici con deleghe piene e non limitate, vogliamo aprire i tavoli di confronto sulle politiche di sviluppo organizzativo aziendali, su un piano industriale che salvaguardi i livelli occupazionali e rilanci lo scalo garantendo i lavoratori e i fruitori dei servizi. Siamo stanchi del teatrino della politica e dellimmobilismo da esso determinato. Vogliamo un nuovo consiglio di amministrazione che intervenga pianificando e programmando sulle società dello scalo aeroportuale.
Per questo – conclude la lettera – rivolgiamo un accorato appello ai soci pubblici affinché intervengano pesantemente sullimmobilismo della società aeroportuale. Se non avremo garanzie e risposte certe sul futuro dei nostri livelli occupazionali saremo a breve costretti a proclamare lo sciopero e bloccheremo lo scalo per lungo tempo.